ph. Cristo guarisce la suocera di Pietro, John Bridges -
Frutto del silenzio è la preghiera. Frutto della preghiera è la fede. Frutto della fede è l’amore. Frutto dell’amore è il servire.
Madre Teresa di Calcutta
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 4,38-44)
In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagòga, entrò nella casa di Simone. La suocera di Simone era in preda a una grande febbre e lo pregarono per lei. Si chinò su di lei, comandò alla febbre e la febbre la lasciò. E subito si alzò in piedi e li serviva. Al calar del sole, tutti quelli che avevano infermi affetti da varie malattie li condussero a lui. Ed egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva. Da molti uscivano anche demòni, gridando: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli li minacciava e non li lasciava parlare, perché sapevano che era lui il Cristo. Sul far del giorno uscì e si recò in un luogo deserto. Ma le folle lo cercavano, lo raggiunsero e tentarono di trattenerlo perché non se ne andasse via. Egli però disse loro: «È necessario che io annunci la buona notizia del regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato». E andava predicando nelle sinagòghe della Giudea.
Mi lascio ispirare
C’è un modo di Gesù di guarire che riesce a farti rialzare in piedi, che ti spinge a sua volta a servire.
È come un regalo, più che una guarigione. Forse è come si china su chi sta male, se ne prende cura avvicinandosi ed entrando in contatto senza ritrarsi, senza paura della tua febbre. Forse è per come comanda alle nostre febbri, ai nostri demoni di smettere di opprimerci, amandoci tanto da lasciarci amare noi stessi. Forse perché vedendo il suo infaticabile servizio, ci viene voglia di imitarlo.
Come possiamo avvicinarci a questo suo infaticabile modo di amare? Dove trovare tutta l’energia per aiutare tutti quelli che glielo chiedono, e allo stesso tempo sapere quando è ora di partire, andare dove altri hanno bisogno di noi? La risposta è sul far del giorno. C’è un momento che Gesù si prende solo per sé, un momento per stare in un luogo deserto, per fare deserto dentro se stesso e ascoltare la voce del Padre, senza anteporvi le parole e le situazioni della giornata. Anche noi abbiamo bisogno di quel momento di deserto, forse proprio quando più non riusciamo a trovarlo, per capire quando stare e quando muoverci.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In quale occasione ho sentito Gesù chinarsi su di me, avvicinarsi nonostante le mie febbri?
Cosa mi affascina del modo di amare di Gesù?
Quando nella giornata posso prendere del tempo per fare deserto dentro me stesso?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
2
Settembre
2020
Tra servizio e silenzio
commento di Lc 4,38-44, a cura di Gloria Ruvolo