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Si è capaci di misericordia nella misura in cui si sa di essere oggetto di misericordia.
René Laurentin
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 23,23-26)
In quel tempo, Gesù parlò dicendo: «Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima sulla menta, sull’anéto e sul cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della Legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste invece erano le cose da fare, senza tralasciare quelle. Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello! Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma all’interno sono pieni di avidità e d’intemperanza. Fariseo cieco, pulisci prima l’interno del bicchiere, perché anche l’esterno diventi pulito!».
Mi lascio ispirare
Oggi il Signore ci risveglia dal nostro torpore, ci invita a prendere coscienza delle piccole urgenze che ci fanno dimenticare ciò che nella nostra vita di fede è veramente importante. Ci chiede di non preoccuparci delle tasse sulle tisane… perché la fecondità della nostra esistenza dipende non dal cosa beviamo e paghiamo ma dalla qualità della nostra giustizia, fedeltà e misericordia.
Essere giusti al modo di Gesù significa essere fedeli all’amore a cui abbiamo detto il nostro “sì”! La sua misericordia è composta da due movimenti fondamentali, lasciarsi coinvolgere visceralmente dalla fatica altrui e mettersi in moto per fare la misericordia che ci strappa alle nostre pigrizie e comfort zone. Attitudini che nel diventare quotidiane convertono i vizi in virtù e ci permettono di vivere con gusto e gioia grande la nostra fedeltà al Signore della Vita.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Con quale creatività, oggi, posso vivere la fedeltà ai miei “sì” all’amore?
Quali persone o eventi stanno mettendo in questione la mia capacità di percepire e fare misericordia?
In che modo la mia fedeltà al Vivente è fonte di gioia profonda?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
25
Agosto
2020
Convertire i vizi in virtù
commento di Mt 23,23-26, a cura di Narciso Sunda SJ