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Anche se il timore avrà sempre più argomenti, scegli la speranza.
Lucio Anneo Seneca
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Gv 12,24-26)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà».
Mi lascio ispirare
Viviamo lontani dal mondo agricolo e dalla pazienza e attesa che lo caratterizzano, ma sappiamo comunque che il seme non è il frutto e che tutto parte dal piccolo seme, dal credere che il piccolo, il poco può crescere e dare vita.
Oggi siamo invitati a credere nel piccolo, nella potenzialità di ciò che in termini di grandezza e potenza appare insignificante agli occhi umani. Sappiamo che Gesù ha portato nel mondo una speranza nuova e lo ha fatto alla maniera del seme: si è fatto piccolo, piccolo, piccolo.
Il frutto è arrivato perché egli ha “vissuto” il seme: Gesù ha vissuto l’amore ordinario, nascosto e l’ha fatto fino in fondo, lasciandosi spezzare dalla morte come un seme si lascia spezzare sotto terra. Proprio lì, nel punto estremo del suo abbassamento – che è anche il punto più alto dell’amore – è germogliata la speranza.
Come nasce la speranza?
Dalla croce, dallo spendersi e dare se stessi. Non c’è altra via per vincere il male e dare speranza al mondo. Sembrerebbe una logica perdente, perché chi ama perde potere, non ha il controllo di tutto. In realtà la logica del seme che muore, dell’amore umile, è la via di Dio, e solo questa dà frutto. Chi è vorace non è mai sazio, non riesce ad entrare in questa logica. E Gesù lo dice in modo netto: «Chi ama la propria vita la perde». Chi invece accetta, è disponibile e serve gli altri, vive al modo di Dio: allora è vincente, salva sé stesso e gli altri; diventa seme di speranza per il mondo.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quali sono i piccoli semi che puoi mettere in campo per dare frutto?
In quale luogo della tua vita hai visto all’opera la logica del piccolo seme che dà frutto?
Chi, nella tua quotidianità, è per te modello del “dare la vita”?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
10
Agosto
2020
Piccolo, piccolo, piccolo!
commento di Gv 12,24-26, a cura di Enrica Bonino s.a.