Ph. Cuyahoga Falls Historical Society -
È venuto ormai il momento di negare le falsità e le fedi fatte di abitudini e di paura
[...] l’ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e mai col torto.
Francesco Guccini
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 12,1-8)
In quel tempo, Gesù passò, in giorno di sabato, fra campi di grano e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere delle spighe e a mangiarle. Vedendo ciò, i farisei gli dissero: «Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare di sabato». Ma egli rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Egli entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell’offerta, che né a lui né ai suoi compagni era lecito mangiare, ma ai soli sacerdoti. O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio vìolano il sabato e tuttavia sono senza colpa? Ora io vi dico che qui vi è uno più grande del tempio. Se aveste compreso che cosa significhi: “Misericordia io voglio e non sacrifici”, non avreste condannato persone senza colpa. Perché il Figlio dell’uomo è signore del sabato».
Mi lascio ispirare
La misericordia è scandalosa. Chi usa misericordia si mette dalla parte del torto, di chi non rispetta la legge, perché ha fame.
Chi è vicino al misero prova anche lui la fame, giudica con mitezza, comprende.
Così si trova contro tutti gli altri, gli uomini della legge. Sicuri, obiettivi, imparziali.
Chi usa misericordia non è imparziale, si fa complice, come Davide con i suoi compagni, come Gesù con i suoi discepoli.
La misericordia divide: gli uomini tra loro e ciascuno di noi al suo interno.
Lasciamo che il tempo, e il paziente lavoro dello Spirito, risanino le ferite aperte in noi dalla misericordia.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Che cosa significa, per te, comprendere?
Di chi, solitamente, prendi le parti?
In che modo sai farti complice?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
17
Luglio
2020
Complice
commento di Mt 12,1-8, a cura di Stefano Corticelli SJ