Vincent Van Gogh, I primi passi - Vincent Van Gogh, I primi passi
Fate il primo passo con fiducia. Non è necessario vedere tutta la scala, basta salire il primo gradino.
Martin Luther King
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 8,1-4)
Quando Gesù scese dal monte, molta folla lo seguì. Ed ecco, si avvicinò un lebbroso, si prostrò davanti a lui e disse: «Signore, se vuoi, puoi purificarmi». Tese la mano e lo toccò dicendo: «Lo voglio: sii purificato!». E subito la sua lebbra fu guarita. Poi Gesù gli disse: «Guardati bene dal dirlo a qualcuno; va’ invece a mostrarti al sacerdote e presenta l’offerta prescritta da Mosè come testimonianza per loro».
Mi lascio ispirare
Il lebbroso si avvicina a Gesù di sua spontanea volontà. Gesù lo aspettava, ma lo ha lasciato libero: gli ha permesso di scegliere se avvicinarsi o meno. «Lo voglio»: Gesù vuole sempre guarirci, vuole il nostro bene, vuole che il nostro cuore sia puro e la nostra vita sia piena; ma lo desidera in modo così intenso che non può obbligarci. La richiesta quindi di essere guariti deve partire da noi: dobbiamo fare noi il primo passo verso il Signore. Siamo noi che, desiderando ardentemente di pulire il nostro cuore per fare spazio al Signore, ci dobbiamo rivolgere a Lui chiedendo questa grazia.
«E subito la sua lebbra fu guarita». Subito fu guarito, come ci è stato promesso. Quello su cui dobbiamo lavorare sono i tempi e i modi: il Signore risponde alla nostra preghiera e ci esaudisce, ma spesso con tempi e modi diversi da quelli che ci aspetteremmo. Dobbiamo quindi imparare ad attendere, chiedere e attendere, certi che il Signore ci ascolta ed esaudirà i nostri bisogni, senza la pretesa che questo avvenga secondo le nostre idee, perché il Signore sa sempre cosa è meglio per noi.
Infine il Signore chiede al lebbroso di tenere per sé quello che è successo: il Signore ci chiede di custodire le grazie che ci dona come un tesoro prezioso, perché possano essere la fonte di quella gioia di risurrezione che porta ogni cristiano ad essere testimone del Vangelo. In questo modo la grazia che riceviamo non sarà essa stessa strumento di testimonianza, ma renderà noi strumenti vivi, portatori della Buona Novella.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In quale occasione ho sentito di avere la libertà di cuore di chiedere al Signore senza pretendere?
In che modo custodisco le grazie del Signore nel cuore?
In che luogo della mia vita sono chiamato a essere testimone vivo del suo Vangelo, oggi?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
26
Giugno
2020
Il primo passo
commento di Mt 8,1-4, a cura di Pietre Vive (Roma)