- Max Oppenheimer, L’Orchestra, (Gustav Mahler, La Filarmonica di Vienna), 1935.
Pensaci, che cos’è un concerto?
Tante persone che si uniscono per un unico obiettivo:
trovare l’armonia.
Andreϊ Filipov, nel film Il concerto
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Gv 17, 20-26)
In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi al cielo, pregò dicendo: «Non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in me mediante la loro parola: perché tutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato. E la gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro, perché siano una sola cosa come noi siamo una sola cosa. Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell’unità e il mondo conosca che tu mi hai mandato e che li hai amati come hai amato me. Padre, voglio che quelli che mi hai dato siano anch’essi con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che tu mi hai dato; poiché mi hai amato prima della creazione del mondo. Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto, e questi hanno conosciuto che tu mi hai mandato. E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l’amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro».
Mi lascio ispirare
Nelle parole di Gesù, oggi, trova posto ciascuno di noi, la cui fede poggia su un annuncio iniziato più di duemila anni fa e su una catena di testimoni che ci lega fino ai primi discepoli di Gesù.
Gesù prega perché tutti noi siamo una cosa sola, con lui e il Padre. Questo non significa rimuovere tutte le differenze per raggiungere una violenta e sofferta uniformità. L’orizzonte a cui guardare infatti è l’unità che lega il Padre e il Figlio, ciascuno autenticamente se stesso nella diversità, ma nello stesso tempo perfettamente uniti nel progetto d’amore per tutti gli uomini.
Un’unità che può essere solo chiesta come dono, che riposa in uno stesso sguardo, uno stesso desiderio d’amore per tutti coloro che incontriamo sul nostro cammino.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Sono grato per il dono della fede che ho ricevuto?
In quale occasione mi sono sentito parte di una catena di testimoni del Vangelo?
Che sentimento mi suscita questa appartenenza?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
28
Maggio
2020
Trovare l’armonia
commento di Gv 17, 20-26, a cura di Anna Laura Lucchi Filippo Zalambani