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Pioggia e sole cambiano la faccia alle persone,
fanno il diavolo a quattro nel cuore e passano
e tornano e non la smettono mai.
Sempre e per sempre tu ricordati
dovunque sei se mi cercherai
sempre e per sempre dalla stessa parte mi troverai.
Francesco De Gregori, Sempre e per sempre
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 28,16-20)
In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato. Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».
Mi lascio ispirare
«Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo». Finisce così il vangelo di Matteo, con una nuova promessa: sempre e per sempre, io sarò con voi, l’Emmanuele, il Dio-con-voi, a fianco a voi.
Gesù chiama i suoi, gli undici che sono rimasti, in Galilea, dove Gesù era cresciuto: li richiama nel suo e nel loro quotidiano, a quelle esperienze che avevano fatto insieme – e che allora spesso non capivano. Chiede loro di salire sopra un monte: “alzate lo sguardo, allargate gli orizzonti, contemplate ciò che è stato”. Ma i discepoli, ancora, dubitano: qui sta il nodo della fede. Non basta avere fatto esperienza di Dio, che si fa uomo ogni giorno, per credere. L’incontro è un dono; crederci, invece, è una scelta e non c’è scelta se non c’è dubbio.
In questa perplessità, Dio fatto uomo si avvicina e ci accompagna in questa scelta.
“Andate e testimoniate ciò di cui avete fatto esperienza, la mia vita intera è il mio comandamento; testimoniate anche i vostri dubbi, e invitate a scegliere di credere che l’amore vince la morte; discepoli che fanno nuovi discepoli, vita che genera vita. In questo, io sono il Dio che si è fatto uomo per stare con voi. Sempre e per sempre”.
Fine e inizio.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quale perplessità mi tiene lontano da un autentico incontro col Signore?
A quale promessa di eternità credo? Cosa per me non può morire?
Cosa vedo, se oggi alzo lo sguardo?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
24
Maggio
2020
Sempre e per sempre
commento di Mt 28,16-20, a cura di Francesca Carraro