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Amor con amor si paga.
Francesco Petrarca
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Gv 14,15-21)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi. Non vi lascerò orfani: verrò da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi. Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui».
Mi lascio ispirare
Siamo stati presi per mano, accompagnati nella crescita, abbiamo imparato a fidarci.
Ora tocca a noi. Tocca noi che cosa? Rispondere amore per amore.
«Se mi amate». Come da un trampolino, prendiamo lo slancio da ciò che abbiamo ascoltato, che non sono consigli, idee su che cos’è una vita buona, ma comandamenti:
«Fa’ questo e vivrai».
Si apre un tempo in cui smarrirci. Perché il Signore mancherà, non lo vedremo come lo vedevamo prima, ci sentiremo orfani. Questo, però, per un poco. Perché il buio, lo smarrimento, la sensazione di abbandono, cederanno il passo a all’evidenza: noi vivremo.
Vivremo nel senso pieno della parola. Una vita che, con la sua qualità, testimonia della verità della promessa:
«Fa’ questo e vivrai».
Questa vita ci sembrerà a volte benedetta, altre povera e da compiangere. Eppure sarà proprio in mezzo alle onde e nel fitto della nebbia che sperimenteremo la forza dei comandamenti. Le parole del Signore, queste parole che ordinano, danno vita. Una certezza che non viene dall’esterno, per esempio perché lo dice la chiesa, ma dalla nostra esperienza. Una certezza provata. Una certezza che è un vedere ed è precisamente, vedere il Signore.
La nostra vita testimonia di lui. Pensiamoci: credevamo che saremmo affondati ed eccoci stare a galla, che ci saremmo scoraggiati, ma abbiamo ripreso il cammino, che avremmo allontanato tutti e, invece, cerchiamo la loro compagnia.
Molti potranno non vedere il Signore in tutto questo, e ne soffriremo. Noi, però, sapremo di essere nel cuore del Cristo e, se qualcuno, o un pensiero cattivo, ci dice che non è vero, lo Spirito promesso prenderà la nostra difesa.
Si apre allora il tempo di rispondere amore per amore. Il tempo di conoscere Gesù e il Padre suo come non li avevamo mai conosciuti prima.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Come mostri ad una persona che la ami?
Cosa ti senti chiamato a fare per vivere?
Cosa significa per te essere nel cuore di Cristo?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
17
Maggio
2020
Lanciamoci
commento di Gv 14,15-21, a cura di Stefano Corticelli SJ