La vita è luce - Raffaele Maddaloni -
Il Logos, in verità, è amore
Pierangelo Sequeri
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Gv 1,1-5.9-14)
In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta. Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità.
Mi lascio ispirare
Il quarto vangelo inizia con questo famoso prologo che è una provocazione fortissima all’antico testamento.
La prima parola: “In principio…”, ricalca l’incipit di Genesi. Come se l’autore volesse in modo audace riscrivere un nuovo inizio, un nuovo fondamento, un nuovo testamento, appunto. C’è si un sorta di continuità con l’antico testamento, perché a esso si riferisce per contrapposizione, ma c’è pure discontinuità perché ha la pretesa di stabilire una nuova origine. Come a dire: con questo vangelo ti propongo una nuova concezione di Dio che l’antico testamento non poteva offrirti. Non si tratta semplicemente di un’immagine diversa, è proprio il concetto stesso con cui pensi Dio che voglio mettere in discussione.
La parola greca “logos” possiamo tradurla semplicemente come “parola”. “All’inizio di tutto c’è una parola” sembra dire il prologo. Se vuoi scoprire qual è questa parola – che è pronunciata per te -, dovrai entrare nella storia di una persona: Gesù di Nazareth e seguire la sua vicenda. Alla fine scoprirai qual è la parola che ti viene consegnata. Perché in ciascuno di noi quella parola attraverso la vita di questo Gesù risuona in modo diverso.
Come farai a comprendere che quella parola è veramente la “tua” parola? L’autore osa dire: “la vita è la luce”. Altra provocazione sconvolgente per l’antico testamento. Non la legge, non la norma, non la dottrina, bensì la tua stessa vita diventa il luogo dove verificare continuamente che la vicenda di Gesù restituisce la parola che ti dà una gioia piena. Che non esiste altra opportunità se non la tua stessa esperienza di vita per dirti in verità quello che tu sei e ciò che vai cercando. Per questo Dio assume la nostra carne, per indicare che in essa c’è la via della salvezza.
E subito veniamo messi in guardia: non tutti sono capaci di ascoltare questa parola. Chi decide di ascoltarla diventa figlio di Dio, cioè inizia a vivere una vita da Dio. Quello che Adamo ed Eva hanno desiderato, ma non hanno potuto realizzare, ora diventa possibile. Non perché noi siamo migliori dei nostri progenitori. Perché attraverso la vicenda umana di Gesù possiamo leggere il nostro peccato come luogo di salvezza. E questa è davvero la buona notizia che il quarto vangelo vuole annunciare.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quale “parola” buona accompagna la tua vita?
Quale episodio della vita di Gesù in questo momento ti parla in modo chiaro della tua vita?
Cosa succede al tuo cuore quando ri-assapori questa parola?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
5
Gennaio
2020
La vita è luce!
commento di Gv 1,1-5.9-14, a cura di Flavio Emanuele Bottaro SJ