- Ph. Matteo Suffritti SJ
Anche il lettore, insomma, deve collaborare alla rinascita del testo.
Nicola Gardini
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 1,18-24)
Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa «Dio con noi». Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa.
Mi lascio ispirare
Con che chiave provare ad aprire l’enigma della mia vita? Con quale criterio orientare le scelte piccole o grandi? Cosa curare e cosa potare nella mia agenda? Come comprendere meglio e come riconfigurare le mie relazioni? Rilanciare pazientemente quell’amicizia, lasciare che quella persona si ritragga…
Il Signore può percorrere molte vie per parlare al nostro cuore – e altrettante noi per sentirlo. Anche a partire da un sogno.
Un sogno più chiaro delle cose evidenti o almeno di quelle che Giuseppe ha ben capito. Più persuasivo delle accuse e delle paure che gridano forte anche nella sua testa, pesantemente ingiuste. Giuseppe si sbilancia a ricordare, a considerare questo sogno: non è una sua proiezione e non è stato un suggerimento velenoso. È stato un angelo di Dio. Giuseppe assapora questa promessa antica che incredibilmente sembra avvicinarsi al mistero della sua vita e della sua relazione d’amore con Maria: Emmanuele, Dio-con-noi. Se Dio si sbilancia con noi (con noi, cioè anche con me, con lei, con tanti intorno a me…) forse posso rischiare anch’io. Forse posso ascoltare questa parola, ascoltarla più di tutte le altre, fino a obbedirle come sembra fare Maria. Forse posso sognare con Dio.
Emmanuele, Dio-con-noi: una chiave di volta proposta come un sogno anche a noi, a te. Per rinascere.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Qual è la chiave per me? Dove posso trovarla?
In che luogo della mia vita posso essere un angelo per altri, suggerendo in qualche modo il santo nome di Dio?
C'è una situazione o una relazione che desidero rilanciare con coraggio? Al contrario, c'è qualcosa che devo lasciar dietro di me con decisione?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
18
Dicembre
2019
Sognare con Dio
commento di Mt 1,18-24, a cura di Matteo Suffritti SJ