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Sarà difficile diventar grande
prima che lo diventi anche tu,
tu che farai tutte quelle domande,
io fingerò di saperne di più.
Sarà difficile,
ma sarà come deve essere:
metterò via i giochi,
proverò a crescere.
Luciano Ligabue, A modo tuo
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 21,23-27)
Entrò nel tempio e, mentre insegnava, gli si avvicinarono i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo e dissero: “Con quale autorità fai queste cose? E chi ti ha dato questa autorità?”. Gesù rispose loro: “Anch’io vi farò una sola domanda. Se mi rispondete, anch’io vi dirò con quale autorità faccio questo. Il battesimo di Giovanni da dove veniva? Dal cielo o dagli uomini?”. Essi discutevano fra loro dicendo: “Se diciamo: “Dal cielo”, ci risponderà: “Perché allora non gli avete creduto?”. Se diciamo: “Dagli uomini”, abbiamo paura della folla, perché tutti considerano Giovanni un profeta”. Rispondendo a Gesù dissero: “Non lo sappiamo”. Allora anch’egli disse loro: “Neanch’io vi dico con quale autorità faccio queste cose”.
Mi lascio ispirare
Chi entra nel tempio?
La porta di accesso di ogni tempo è una domanda
non è una password, qualcosa che tu sai
– sempre di sapere –
ma una Parola che non conosci
e allora chiedi
e allora entri: semplicemente ospitato.
Chi abita il tempio?
Chi domanda veramente
e dalla sua domanda si lascia coinvolgere,
entra nel gioco e gioca fino in fondo:
domanda fatta diventa domanda ricevuta
e mi lascio spiazzare.
Chi parla con autorità?
Parole autorevoli promuovono
crescita, sviluppo, maturazione, vita.
Da me a te
da te a me
reciprocamente stimolanti,
piene, vitali.
Chi sei Signore?
Chi sei tu!
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quale domanda ti porti nel cuore?
Quanto ti lasci coinvolgere nel gioco di rimandi e di domande che si rincorrono dentro di te o che ti vengono da altri, da Dio?
Quali “parole” ti hanno fatto crescere?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
16
Dicembre
2019
Quando chiedo io e quando domandi tu…
commento di Mt 21,23-27, a cura di Andrea Piccolo SJ