- Ph. by Andreanna Moya on Flickr
On a mécontenté tout le monde? Il y a des chances pour que l’on ait dit la vérité.
Abbiano scontentato tutti? Probabilmente abbiamo detto la verità.
Charles-Marie Leconte de Lisle
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 15,1-10)
In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro». Ed egli disse loro questa parabola: «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”. Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione. Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto”. Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte».
Mi lascio ispirare
Gesù è di certo un esempio di coerenza: segue i suoi principi, agendo prima e spiegandone soltanto dopo le ragioni. Il Signore, il buon medico delle anime, mangia, beve, ride con i peccatori, con gli impuri, quelli che non hanno l’ipocrisia di nascondere le loro fragilità o le loro imperfezioni ma si fidano di lui e chiedono aiuto. Come il pastore parte alla nostra ricerca: non si ferma, non molla, gioca la propria vita finché non ci abbia ritrovato, caricato sulle spalle e riportato in luogo sicuro.
Non importano le novantanove altre pecore, le nove altre monete, quella che manca è essenziale, non si può fare senza perché rinvia a qualcosa di vitale: l’identità del pastore si base sul suo gregge e la donna compra ciò che è necessario per il giorno dopo con il denaro. Né la pecora, né la moneta sono accessorie, così come ciascuno di noi è un tesoro insostituibile.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Con chi divideresti la tavola, per avvicinarlo al Signore?
Quale gesto di accoglienza potresti compiere oggi verso chi è solitamente escluso?
Quando ti sei sentito cercato come la pecora smarrita?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
7
Novembre
2019
Riportati in un luogo sicuro
commento di Lc 15,1-10, a cura di Virginie Kubler