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Lo sai: debbo riperderti e non posso.
Eugenio Montale
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 11,47-54)
In quel tempo, il Signore disse: «Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi. Così voi testimoniate e approvate le opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite. Per questo la sapienza di Dio ha detto: “Manderò loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiteranno”, perché a questa generazione sia chiesto conto del sangue di tutti i profeti, versato fin dall’inizio del mondo: dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccarìa, che fu ucciso tra l’altare e il santuario. Sì, io vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione. Guai a voi, dottori della Legge, che avete portato via la chiave della conoscenza; voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare voi l’avete impedito». Quando fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a trattarlo in modo ostile e a farlo parlare su molti argomenti, tendendogli insidie, per sorprenderlo in qualche parola uscita dalla sua stessa bocca.
Mi lascio ispirare
Chi di noi, se perde le chiavi di casa, si rassegna a stare fuori? Non si metterà piuttosto a cercarle, ripercorrendo uno ad uno i luoghi dove è stato? E se, gli risulta che qualcuno si è tenuto le sue chiavi, non andrà da lui per riprendersele e così entrare a casa sua?
Sappiamo quanto è difficile andare da qualcuno e dirgli: “ridammi le chiavi che ti sei preso”. Ci aspettiamo un rifiuto, dobbiamo mettere in conto dei trattamenti ostili, sfuggire a dei trabocchetti, scavalcare delle insidie. Ci piacerebbe piuttosto trovare una finestra per cui passare, o cercare un altro mezzo per aprire la porta.
Ma se non è così, e l’unico modo è andare da quel ladro, allora non ci resta che armarci di santa pazienza, abbandonare ogni ingenuità, cercare alleati ed esigere ciò che è nostro. Inizia una lunga caccia al tesoro, dove infondere le nostre energie più belle. Prima o poi, stanchi ma felici apriremo quella sospirata porta.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quale ambito della tua vita oggi è chiuso?
Che cosa fai per recuperare le chiavi?
Dov’è il Signore in questa ricerca?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
17
Ottobre
2019
Le chiavi di casa
commento di Lc 11,47-54, a cura di Stefano Corticelli SJ