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The weight that drags your heart down, well, that’s what took me where I need to be, which is here […]. All I know and all I need to know is there is no end to love.
Il peso che trascina il tuo cuore giù, be’, è proprio ciò che mi ha portato dove ho bisogno di stare, cioè qui. […]. Tutto ciò che so e che ho bisogno di sapere è che non c’è fine all’amore.
U2, California (There is no End to Love)
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 11,25-30)
In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo. Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Mi lascio ispirare
Piccola come sono, Signore, vedo dal basso la grandezza della tua benevolenza; le tue mani salde, però, mi sollevano: seduta sulle tue spalle allineo il mio sguardo al tuo, rinasco dall’alto. Vedo il cielo, vedo la terra e tutto è tuo, tutto creato e donato anche a me, in un’infinita eredità d’amore.
Seduta sulle spalle del Figlio arrivo a conoscere il Padre, nella sua sterminata benevolenza. Questo Figlio innamorato gioca ad alzarmi per avvicinarmi al Padre, ad abbassarsi per avvicinarsi a me. I nostri sguardi convergono e finalmente vedo l’amore creatore che ha donato la vita a me e a chi mi è stato posto accanto.
Prendi il giogo della mia piccolezza, dei miei limiti sulle tue spalle, prendi me coi pesi della mia quotidianità, ma non ne vieni schiacciato. Ne vieni innalzato, piuttosto. Ti sei abbassato per raggiungermi, Signore, perché per salvarmi hai scelto di ripartire con me, dal basso. E il tuo esempio insegna anche a me a farmi carico del peso fatto leggero dall’amore.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quale giogo affidi al Signore, perché ti aiuti a portarlo?
Quando ti sei sentito un bambino al cospetto di Dio?
Quale peso portato nel nome del Signore si è fatto leggero?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
4
Ottobre
2019
In te rinascerò dall’alto
commento di Mt 11,25-30, a cura di Verena M.