Ph. Verena M. -
Che cos’è il cielo? Dove si trova? Il cielo non si trova né sopra né sotto, né a destra né a sinistra; il cielo è esattamente nel centro del petto dell'uomo che ha fede!
Salvador Dalí
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Gv 3,13-17)
In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna. Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui».
Mi lascio ispirare
Hai scelto uno strano trono per essere innalzato, una strana scala per ritornare al cielo da cui provieni, Signore. Avvicinarti all’azzurro del cielo passando dal nero della terra. Perché per salire, insegni, è necessario scendere; è necessaria una condanna a morte per la salvezza delle vite.
Ai piedi di questa croce, Signore, il mio cuore si innalza per avvicinarsi a te – lo sguardo rivolto al cielo, i piedi sulla terra di cui mi hai plasmato. Il soffio di vita è tuo, però; ogni mio incontro con te mi fa rinascere dall’alto e mi avvicina al cielo da cui discendi rivelandomi l’autenticità, la pienezza della terra su cui mi hai posto. Ho la vita eterna in te e questa certezza mi spinge a raccontare della salvezza che per mezzo del tuo sacrificio mi hai donato.
Ti cammino accanto, perché ogni mia strada punti al cielo, perché seguendo te io sempre sappia dove andare – senza mai dimenticare, però, di dare alla strada valore, senza rischiare di inciampare nella terra fissando il cielo o di scordarmi del cielo guardando alla terra soltanto. Accanto a te, allora, ogni mio istante è istante d’amore e di salvezza.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Cosa mi ricorda di guardare il cielo?
In che occasione mi sono sentito salvato dal Signore?
Quale luogo di morte, nella mia vita, voglio affidare al Signore?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
14
Settembre
2019
Questione di morte e di vita
commento di Gv 3,13-17, a cura di Verena M.