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Dico che io lavoro,
vivo, penso
e che quello che faccio è una buona preghiera
e che a Dio piace molto
e ne rispondo.
Jorge Debravo
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 12,1-8)
In quel tempo, Gesù passò, in giorno di sabato, fra campi di grano e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere delle spighe e a mangiarle. Vedendo ciò, i farisei gli dissero: «Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare di sabato». Ma egli rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Egli entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell’offerta, che né a lui né ai suoi compagni era lecito mangiare, ma ai soli sacerdoti. O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio vìolano il sabato e tuttavia sono senza colpa? Ora io vi dico che qui vi è uno più grande del tempio. Se aveste compreso che cosa significhi: “Misericordia io voglio e non sacrifici”, non avreste condannato persone senza colpa. Perché il Figlio dell’uomo è signore del sabato».
Mi lascio ispirare
Il sabato rappresenta il giorno consacrato al riposo di Dio, il giorno dell’osservanza e della festa, della contemplazione distaccata della bellezza. I pani dell’offerta sono quanto simbolicamente si offre all’altare, quello che serve per riconoscere la presenza e la magnificenza del Creatore. Per questo è nato il rito: per dare la giusta vicinanza nella relazione tra Dio e l’uomo, per mantenere la dimensione della fede.
Tuttavia Gesù, difendendo i suoi discepoli, ricordando quanto accaduto tra Dio e quelli venuti prima, innova il significato del rito e delle regola, spostando l’attenzione sulla persona. Allora l’essere umano è il tempo e il luogo del riposo di Dio e la preghiera diviene l’essenza stessa di ognuno.
È per misericordia che tutto quanto e tutti quanti sono creati; per misericordia siamo perdonati e salvati, per misericordia siamo invitati a compiacerci del Creatore e di quanto Egli dona, per misericordia siamo nutriti. È dunque la misericordia a rendere ogni cosa sacra, è ad essa che noi dobbiamo attingere per comprendere d’essere stati creati come figli amati, in grado di benedire.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In che occasione ho vissuto il sabato come un dono di misericordia?
In che luogo della mia vita avrei bisogno di un tempo per contemplare e ringraziare?
Cosa offro allo sguardo misericordioso del Signore?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
19
Luglio
2019
L’amore è il miglior sacramento
commento di Mt 12,1-8, a cura di Mounira Abdelhamid Serra