ph. Martina Pampagnin -
Il sole non è mai così bello quanto nel giorno che ci si mette in cammino.
Jean Giono
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 8,18-22)
In quel tempo, vedendo la folla attorno a sé, Gesù ordinò di passare all’altra riva. Allora uno scriba si avvicinò e gli disse: «Maestro, ti seguirò dovunque tu vada». Gli rispose Gesù: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». E un altro dei suoi discepoli gli disse: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Ma Gesù gli rispose: «Seguimi, e lascia che i morti seppelliscano i loro morti».
Mi lascio ispirare
Il tuo abito bianco e i tuoi piedi scalzi si stagliano, fermi nell’attesa che io faccia questo nuovo passo con Te. La mano tesa, aperta e pronta ad accogliere la mia: «Seguimi». Lo Spirito, la forza del tuo amore, come vento fresco mi circonda. Chiudo gli occhi, vedo i volti delle persone che amo e mi accorgo che questo passo è difficile. Ma tu leggi il mio cuore e mi ripeti con dolcezza: «Seguimi».
Ascolto la tua voce cristallina e mi accorgo che una forza più grande di qualsiasi altra mi muove il cuore: il tuo amore per me. C’è spazio solo per la tua Luce, che quel sì a Te fa esplodere in me. Con lo sguardo fisso nei tuoi occhi color dell’universo, tendo la mano verso la tua che subito col sorriso mi accoglie e sostiene.
Ringrazio per la strada fatta e per questa nuova avventura che oggi inizio con Te, accanto a Te, Signore mio.
Guardo avanti e l’alba si staglia in tutto il suo splendore illuminando la nostra strada di terra rossa, circondata dal grano quasi verde e il desiderio di camminare ancora con te si fa più forte di qualsiasi paura. Ti seguo, Signore mio, dove vorrai. Non ho paura: lascio tutto e cammino con Te.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quale strada vuoi affidare oggi al Signore?
In che occasione hai avuto il coraggio di dire al Signore «ti seguirò dovunque tu vada»?
Cosa ti trattiene dal seguirlo, in questo momento?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
1
Luglio
2019
Ti seguo
commento di Mt 8,18-22, a cura di Martina Pampagnin