Old Love Bark -
Credo per conoscere, conosco per credere.
Agostino d’Ippona
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Gv 17,1-11)
In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi al cielo, disse: «Padre, è venuta l’ora: glorifica il Figlio tuo perché il Figlio glorifichi te. Tu gli hai dato potere su ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato. Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo. Io ti ho glorificato sulla terra, compiendo l’opera che mi hai dato da fare. E ora, Padre, glorificami davanti a te con quella gloria che io avevo presso di te prima che il mondo fosse. Ho manifestato il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me, ed essi hanno osservato la tua parola. Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te, perché le parole che hai dato a me io le ho date a loro. Essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato. Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che tu mi hai dato, perché sono tuoi. Tutte le cose mie sono tue, e le tue sono mie, e io sono glorificato in loro. Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te».
Mi lascio ispirare
Amare è sempre conoscere e desiderare conoscere l’oggetto del nostro amore, ma anche il suo passato e il futuro che lo attende: com’era da bambino, cosa sta facendo in questo momento, cosa gli succederà domani? Non c’è amore senza desiderio di vicinanza: conoscere qualcuno ci dà la possibilità di accostare alla sua la nostra vita, per procedere insieme.
Ecco allora ciò che Gesù chiama la vita eterna: conoscere – e dunque amare – Gesù e in lui quel Dio padre che l’ha mandato. E per amarlo basta guardare nella sua direzione: tutto ciò che il Signore gli ha messo nelle mani, lui l’ha distribuito a noi. Tutto l’amore del Padre arriva a noi tramite il Figlio e tramite il Figlio torna al Padre, in un circolo virtuoso che alimenta d’amore ogni nostro istante e ci costituisce figli amati.
Come figli amati siamo chiamati con Gesù a manifestare, a rendere evidente l’amore del Signore testimoniando e pregando, perché ogni nostro atto sia a gloria di Dio e racconti la sua grandezza.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In quale occasione ho desiderato conoscere passato, presente e futuro di qualcuno?
Quando ho sentito di conoscere il Signore, sentendolo vicino?
In che modo oggi posso rendere manifesto l’amore di Dio?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
4
Giugno
2019
Chiamati a rendere evidente l’amore di Dio!
commento di Gv 17,1-11, a cura di Verena M.