Photo by Jenna Christina on Unsplash -
Un sì risponde sì
a un altro sì.
Pedro Salinas
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 1,39-56)
In quei giorni, Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto». Allora Maria disse: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva detto ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza, per sempre». Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.
Mi lascio ispirare
«Non li vedi? Gli umili innalzati, gli affamati saziati? Non li vedi i superbi abbattuti e i ricchi rimandati a mane vuote?»
«Mah, veramente io vedo proprio il contrario, il solito prevedibile andazzo: i superbi vincono e i ricchi stanno bene, mentre poveri e gli umili… mica tanto! È la solita storia!»
Come fa Maria a dire queste cose? Proviamo a metterci accanto a lei. Ha detto di sì a Dio, ma, prima di tutto, ha capito che il suo sì è stato preceduto da un altro sì: quello di Dio all’uomo! In fondo Maria non ha fatto altro che dare fiducia al grande, fondamentale sì che Dio sin dall’inizio del mondo ha detto all’uomo: «io sono con te».
Così dicendo, Dio testimonia di voler stare con noi, lascia la sua ricchezza, lascia il suo trono regale e si fa una povera creatura umile e piccola, come un neonato. Ecco cosa guarda Maria: Dio! Dio che da ricco che era si è fatto povero, per arricchirci con la sua povertà.
Beata colei che ha creduto, beati coloro che credono, che guardano come guarda Maria. La misericordia si fa strada nel mondo, ci vogliono persone che la riconoscono presente…
«Mi chiameranno beato, mi chiameranno beata, perché io testimonio che questo sta accadendo nella storia, che si compie la Promessa!»
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Cosa vedo, stando accanto a Maria che dice sì?
Cosa mi impedisce oggi di dire sì?
Dove sono chiamato a testimoniare la mia beatitudine nel Signore?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
31
Maggio
2019
Non li vedi?
commento di Lc 1,39-56, a cura di Stefano Titta SJ