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Dalla stessa apertura da cui entra l’amore, s’intrufola la paura. Quel che ti voglio dire è che se sarai in grado di amare molto, soffrirai anche molto.
Isabel Allende
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Gv 15,9-11)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena».
Mi lascio ispirare
L’amore è difficile.
Sappiamo che amare qualcuno è arduo, ci impegna, diviene un lavoro a tempo pieno. Non esistono convenzioni, non c’è nulla più arduo che amarsi. Non nasciamo preparati per affrontare questa difficoltà: è un’abilità da apprendere giorno per giorno. Le relazioni umane, fondamentali per la vita, sono realtà mutevoli. E, proprio nell’amore, si sperimenta che non esistono istanti identici.
In molti, forse in tutti noi, esiste la paura d’amare, la paura dell’invito ad amarci gli uni gli altri, come Lui ci ha amati.. Quando qualcuno entra nella nostra vita e con il suo amore ci invita ad amarlo risveglia la nostra paura di amare. Insieme alla gioia dell’amore si apre la porta alle gelosie, ai conflitti, alla paura dell’abbandono, a realtà che possono portare frustrazione. L’amore ci rende vulnerabili.
Nel contemplare il modo di amare di Gesù possiamo vincere tutte le paure, angosce, delusioni che si presentano ogni giorno nella nostra vita. La contemplazione del modo di amare di Gesù è ciò che trasforma la nostra vita, la rende capace di rimanere in questa gratuità di amore. E amare diventerà anche per noi far spazio all’altro nella libertà di sé.
Oggi ci viene ricordato come vivere l’amore: «rimanete nel mio amore». Gesù ama in modo gratuito – del resto l’amore è amore solo quando è dato senza che in cambio ci si aspetti alcunché.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Cosa faccio per rimanere nel suo amore?
In che occasione non ho amato gratuitamente?
Quando nella vulnerabilità dell’amore mi sono riscoperto forte?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
23
Maggio
2019
Spazio allʼamore
commento di Gv 15,9-11, a cura di Claudio Rajola SJ