Ph. Andrea Lalli -
Non si può vivere tutto, lʼimportante è vivere lʼessenziale.
Marc Levy
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Gv 13,31-35)
Quando Giuda fu uscito [dal cenacolo], Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi. Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri».
Mi lascio ispirare
Ogni giorno abbiamo mille idee, mille intuizioni che ci sembrano geniali e continuamente ci stimolano e ci spingono a muoverci: “potrei fare così, potrei essere così, potrei dire così”… Ma esistono parole definitive, ultime e solide nella nostra vita? Parole che possano orientarci costantemente nella quotidianità?
E poi, quando invece è il momento di seguire queste parole decisive, di prendere decisioni orientative per la nostra esistenza?
L’esperienza dice che ci capita di seguire le nostre intuizioni in diversi momenti, di massima gioia o di grande tristezza. Sono questi i momenti migliori? Forse sì, ma, per esperienza e per racconti di vita, probabilmente non cʼè miglior momento se non l’istante in cui ti doni tutto.
Di fronte all’essenziale diventi essenziale, autentico e vero. Questo è il momento stesso in cui anche Gesù rivela la parola orientativa della sua vita, per se stesso e se lo desideri anche per te. Proprio all’ultima cena in cui si dona tutto, addirittura lavando i piedi, condivide il suo grande sogno.
L’invito è molto semplice, trasparente, sembra quasi facile da compiersi… “amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi”.
“Amatevi”, non “amatemi”. Gesù ritrova la sua gioia, la sua pienezza nella possibilità che ci dà di realizzare il suo sogno, l’amore che si diffonde, la costruzione del Regno di Dio. Puoi amare Lui amando il suo regno, i suoi figli; l’amore viene da Lui e passando anche in noi può giungere meglio agli altri.
Ma come si ama? Ama come lui ti ha amato! Con la stessa logica: ricorda oggi i momenti di amore autentico ricevuto da Lui (la sua delicatezza, tenerezza, attenzione ma anche determinazione, incisività, cura) ed ecco allo stesso modo puoi amare gli altri.
Tra le tante parole della tua vita una Parola, la Sua, può diventare per te bussola per il cammino.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Cosa ti riporta allʼessenziale?
Quando ti sei sentito autenticamente amato?
Quale parola oggi è per te bussola?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
19
Maggio
2019
Parole e Parola
commento di Gv 13,31-35, a cura di Loris Piorar SJ