Ph. Matteo Suffritti SJ -
Come what may, come what may, I will love you until my dying day
Moulin Rouge
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Gv 13,1-15)
Prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine. Durante la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda, figlio di Simone Iscariota, di tradirlo, Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugamano di cui si era cinto. Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu lavi i piedi a me?». Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci; lo capirai dopo». Gli disse Pietro: «Tu non mi laverai i piedi in eterno!». Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me». Gli disse Simon Pietro: «Signore, non solo i miei piedi, ma anche le mani e il capo!». Soggiunse Gesù: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto puro; e voi siete puri, ma non tutti». Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete puri». Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi».
Mi lascio ispirare
“Amare fino alla fine” potrebbe essere un programma un po’ troppo teorico? Gesù mi spiazza ancora una volta con il coraggio della sua concretezza. Accoglie, accarezza, rilancia la mia vita fino alla fine del mio corpo, fino alla punta dei miei piedi. Non lo farà se mi tiro indietro. Non mi è chiesto di capire ma di fidarmi. Fidarmi del fatto che non gli faccio paura con la mia fatica, con il mio peccato, con le sbucciature, le durezze che ho collezionato camminando fin qui. Lui mi ama così come sono, fino alla fine, fino ai miei piedi sporchi.
“Lo capirai dopo”, dice Gesù spogliato della sua veste, chino sui piedi di Pietro. I discepoli vedranno presto, da lontano, il suo corpo umiliato, il corpo del servo sofferente. Gesù signore-servo lava i piedi dei suoi amici. Con questo gesto diventa umile compagno di tutti i loro prossimi passi. La sua carezza continua ad avvolgere le fughe, le corse, le scelte che vivranno. Sarà con loro fino alla fine. Gesù servo asciuga i loro piedi. C’è speranza che possa asciugare anche le loro lacrime?
“Lavarvi i piedi gli uni gli altri” è il comandamento dell’amore che Gesù consegna ai suoi discepoli. Un gesto che ci fa fragilissimi. Assoluta gratuità. Come succede a lui ci potrebbe succedere di lavare i piedi anche a qualcuno che ci vuole del male. A qualcuno che tradirà. Lui, qualunque cosa succederà, non smette di amare. Non in teoria, ma concretamente, le braccia aperte, da capo a piedi. Un mondo nuovo nel quale invita i suoi amici ad entrare.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Il Signore non ha paura di chinarsi sui miei piedi. Lavarli, asciugarli. Cosa gli dico? Lo lascerò fare? In che occasione ho lasciato che un discepolo di Gesù lavasse i miei piedi?
Cosa mi impedisce di fidarmi del “dopo” che lui mi promette? Cosa vorrei invece capire subito?
Ho mai osato farmi servo come lui ha fatto?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
18
Aprile
2019
Fino alla punta dei piedi
commento di Gv 13,1-15, a cura di Matteo Suffritti SJ