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Lux quotidie interflecta resplendit. Luce ogni giorno trafitta risplende.
Lux libera nos - Roberto Cacciapaglia
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 16,19-31)
In quel tempo, Gesù disse ai farisei: « C’era un uomo ricco, che vestiva di porpora e di bisso e tutti i giorni banchettava lautamente. Un mendicante, di nome Lazzaro, giaceva alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi di quello che cadeva dalla mensa del ricco. Perfino i cani venivano a leccare le sue piaghe. Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando nell’inferno tra i tormenti, levò gli occhi e vide di lontano Abramo e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito e bagnarmi la lingua, perché questa fiamma mi tortura. Ma Abramo rispose: Figlio, ricordati che hai ricevuto i tuoi beni durante la vita e Lazzaro parimenti i suoi mali; ora invece lui è consolato e tu sei in mezzo ai tormenti. Per di più, tra noi e voi è stabilito un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi non possono, né di costì si può attraversare fino a noi. E quegli replicò: Allora, padre, ti prego di mandarlo a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli. Li ammonisca, perché non vengano anch’essi in questo luogo di tormento. Ma Abramo rispose: Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro. E lui: No, padre Abramo, ma se qualcuno dai morti andrà da loro, si ravvederanno. Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i Profeti, neanche se uno risuscitasse dai morti saranno persuasi».
Mi lascio ispirare
La quotidianità, dimensione temporale; la tavola o la porta, dimensioni spaziali; la fame, dimensione del bisogno e del desiderio: sono le coordinate che Gesù utilizza per raccontare i risvolti dello spirito con il quale si sceglie di vivere una condizione.
I farisei sono coloro che conoscono la legge e i profeti; siamo tutti noi nella gestione delle nostre vite, nei binari delle regole relazionali, nei diritti di decisione e dei doveri culturali, tradizionali. Tempo, spazio e desiderio determinano la condizione del nostro presente e la predisposizione del nostro futuro; iI potere di amministrare i beni e le relazioni condiziona poi tutto il creato.
Nessuno di per sé è in grado di amministrare al meglio la condizione in cui vive, ma di certo è questo il tempo, il tempo della vita, in cui è possibile imparare ad influire sulle condizioni date, a scegliere con che spirito influire. Lo spirito che scegliamo viene dal passato, dalle esperienze pregresse, dalla riconciliazione e pacificazione con le regole ricevute e le aspettative disegnate su di noi come un abito.
È difficile cambiare posizione, ma – che sia alzarsi per bussare ad una porta e chiedere aiuto, o levare gli occhi al cielo e accorgersi che è necessario lasciare il banchetto per aprire una porta ed ascoltare – si tratta sempre di andare oltre al bene e al male ricevuto per essere autori in prima persona di un bene maggiore che si realizza ora e si compie di generazione in generazione. La divisione tra inferno e paradiso si supera su questa terra, in questa vita, mediante uno spirito d’Amore nei confronti di tutta la nostra storia.
Gesù è la buona notizia che giunge a tempo opportuno, l’esempio che dimostra praticamente che il tempo in cui cambiare sguardo, lasciare entrare lo spirito è ora.
Se tempo, spazio, bisogni e desideri son dati di fatto nella nostra personale condizione, lo spirito e lo sguardo possono essere scelti!
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In quale ambito della mia vita pretendo di gestire e amministrare tutto?
Quale spirito del passato rischia di ingabbiarmi, impedendomi di vivere il presente?
Per quale aspetto della mia vita oggi è il momento giusto?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
21
Marzo
2019
Tre per uno
commento di Lc 16,19-31, a cura di Mounira Abdelhamid Serra