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“I'll take you down the only road I've ever been down
You know the one that takes you to the places where all the veins meet, yeah.”
Ti porterò giù per l'unica strada che io abbia mai battuto. Sai, l'unica che ti porta dove si incontrano tutte le vene [ndt: al cuore].
Bitter Sweet Symphony -The Verve
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mc 6,53-56)
In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli, compiuta la traversata fino a terra, giunsero a Gennèsaret e approdarono. Scesi dalla barca, la gente subito lo riconobbe e, accorrendo da tutta quella regione, cominciarono a portargli sulle barelle i malati, dovunque udivano che egli si trovasse. E là dove giungeva, in villaggi o città o campagne, deponevano i malati nelle piazze e lo supplicavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello; e quanti lo toccavano venivano salvati.
Mi lascio ispirare
Un viaggio continuo in tutti i luoghi dell’anima: il Signore ritorna con insistenza a camminare tra le nostre inquietudini, le nostre alienazioni, lì dove liberi non ci sentiamo e dove siamo più incapaci di gustare la bellezza del dono della vita.
Prima o poi lo riconosciamo e comprendiamo l’urgenza di raggiungerlo e affidargli quello che siamo, le ferite che non comprendiamo, l’estraneità di ciò che non accettiamo.
Il fatto che il Signore continui ad attraversare i mari della nostra vita e continui ad approdare come uno straniero nella nostra quotidianità rappresenta l’occasione irripetibile per una decisa con-versione, il suo arrivo favorisce il nostro ritorno a chiedere, perché è difficile uscire da noi stessi e semplicemente desiderare, chiedere un aiuto, accettare di non farcela, al meglio, soli.
Solo così l’Amore può divenire Signore della Vita; quella carità, che prima di tutto dobbiamo imparare a ricevere ed accogliere, è la motivazione che può realizzare quello che siamo e finalmente divenire dono da elargire in prima persona.
Nel viaggio della quotidianità ci sono donate continue occasioni di conversione, preghiera e carità.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Dove è approdato Dio nella mia storia?
Cosa posso deporre innanzi a Lui?
Immagino lo sguardo di questo Dio che si lascia toccare, come mi guarda?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
11
Febbraio
2019
Ancora Tu?!
commento di Mc 6,53-56, a cura di Mounira Abdelhamid Serra