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Invece che maledire il buio è meglio accendere una candela.
Lao Tzu
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mc 4,21-25)
Diceva loro: «Si porta forse la lampada per metterla sotto il moggio o sotto il letto? O piuttosto per metterla sul lucerniere? Non c’è nulla infatti di nascosto che non debba essere manifestato e nulla di segreto che non debba essere messo in luce. Se uno ha orecchi per intendere, intenda!». Diceva loro: «Fate attenzione a quello che udite: Con la stessa misura con la quale misurate, sarete misurati anche voi; anzi vi sarà dato di più. Poiché a chi ha, sarà dato e a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha».
Mi lascio ispirare
Siamo come una lampada che si mette sul lucerniere: abbiamo un senso, serviamo a qualcosa; la nostra vita non è l’esito di una cieca e casuale evoluzione di elementi chimici! Mettere a servizio la nostra vita è il modo di realizzarla, come fa la lucerna che mette a servizio la “sua” luce a vantaggio della casa. Che bello, dà quel poco che ha.
Ma la lampada può finire sotto il letto. Si può buttarla via, la propria vita! «Se uno ha orecchi per intendere, intenda!» Prendi coscienza del fatto che non si può far finta di niente, non si può non vedere e denunciare l’ingiustizia, girare la testa dall’altra parte equivale a nasconderla sotto la sabbia … o sotto il letto!
Si tratta di collaborare con lui, non di fare tutto da noi, per fortuna la sua misura non è la nostra. Quale lucerniere è stata la croce per quella lampada che è l’Amore!
«A chi ha, sarà dato»: hai poco, forse ti dici: che cosa vuoi che conti la mia testimonianza rispetto alle decisioni dei politici? Dai quello che hai, perché ti sarà dato di più. Chi invece considera di non avere, perderà quel poco che potrebbe dare!
Siamo allora lampada nella casa, illuminiamo dove ci troviamo e con chi ci troviamo.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In che occasione ti sei chiesto «ma io che ci posso fare?»?
In che modo hai scoperto il «molto di più», che è la misura del Signore?
Dove puoi portar luce, oggi?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
31
Gennaio
2019
Tutto è illuminato
commento di Mc 4,21-25, a cura di Stefano Titta SJ