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Come potrebbe rispondere uno chino su un puzzle da duemila pezzi alla domanda: cos’è?, montagne svizzere o un Rembrandt? Non lo so più, non è importante. È il mite, morbido incastrarsi dei pezzi che è importante: è l’irragionevole promessa, mantenuta, che per ogni pezzo dell’esistente ce ne sono altri nati per stare accanto a lui, e per farlo con una morbidezza direttamente proporzionale alla fatica di trovarli nel gran mucchio del tutto.
Alessandro Baricco
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mc 3,22-30)
In quel tempo, gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni». Ma egli li chiamò e con parabole diceva loro: «Come può Satana scacciare Satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito. Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa. In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna». Poiché dicevano: «È posseduto da uno spirito impuro».
Mi lascio ispirare
È forse esperienza comune trovarsi a fine giornata stanchi e divisi per tutti gli impegni della giornata, per le incomprensioni avute con altri, per le fatiche che le scelte comportano. Altre volte, invece, siamo scribi di noi stessi: bravi ad accusare aspetti di noi che ci rendono unici e insostituibili davanti agli altri e al Padre.
Finiamo quasi a remare contro noi stessi e a crollare su noi stessi.
Chiediamo allora la grazia di sentire Gesù compagno di strada delle nostre giornate, di raccogliere insieme a lui i pezzi della nostra vita con speranza, perché nulla andrà perso nella costruzione del suo regno con noi.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quali parti della tua vita senti vacillare?
Quali ambiti della tua vita sembrano contraddirsi?
Quale contraddizione apparenti si è rivelata un luogo di vita e fertilità?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
28
Gennaio
2019
Uniti in Te
commento di Mc 3,22-30, a cura di Matteo Palma