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Chi di noi ha mantenuto la purezza di cuore? Chi può credersi senza macchia? Ma la grazia di Dio fa dell’uomo più indurito un bambino.
Georges Bernanos
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mc 1, 40-45)
In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito, la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato. E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro». Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.
Mi lascio ispirare
«Lo voglio, sii purificato». Facciamo fatica a riconoscere quanto questa volontà sia ferma e potente. Lo scopriamo con il tempo, passando da una prima intuizione: Gesù vuole la nostra vita piena. Un’intuizione che ci porta ad avvicinarci a lui, un’intuizione che oscilla tra il dubbio e la preghiera: «se vuoi».
Gesù ci tocca – e allora scopriamo di essere puri, persone che possono essere toccate e prendere parte alla vita comune. La gioia di essere accolti così è prorompente, irrefrenabile e sana la nostra volontà. Non possiamo più tenerci da parte, vogliamo vivere da persone pure, tra la gente, per la gente, annunziando quello che il Signore ha fatto. È il tempo della conferma, in cui sentiamo e crediamo che il Signore vuole la nostra vita più di noi e prima di noi.
«Lo voglio, sii purificato». Un altro passo nella scoperta di questa volontà di salvezza sarà quando vedremo che il Signore, per averci ridonato la purezza, è costretto a vivere lontano dalla gente, come una persona impura. Nel tempo della comunione scopriamo che Gesù vuole la nostra salvezza perché sa, sulla sua pelle, che cosa significa essere messo ai margini, evitato per le strade, e non può accettarlo per nessuno.
Iniziamo a metterci in cammino verso di lui.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quali pensieri mi portano ad isolarmi?
Che cosa, invece, mi chiama a venire fuori?
Che cosa voglio chiedere a Gesù?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
17
Gennaio
2019
L’erba “voglio”
commento di Mc 1, 40-45, a cura di Stefano Corticelli SJ