-
Vivere significa nascere a ogni istante. La morte subentra quando il processo della nascita cessa.
Erich Fromm
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 2,16-21)
In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro. Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.
Mi lascio ispirare
Una scena movimentata quella della natività. Tanta gente si muove intorno a quel bambino. La vista di quel pargoletto non lascia indifferenti: la gente si stupisce, i pastori lodano, Maria medita nel suo cuore. Ognuno viene toccato in modo diverso da quell’evento.
Non c’è niente da fare, la vista di un bambino appena nato intenerisce anche il cuore più indurito. Come se ci venisse da dire: “Questa è cosa molto buona!”. Per un momento noi stessi sperimentiamo il sentire di Dio quando crea l’uomo. Riconosciamo quella sensazione irrinunciabile di voler prendersi cura, di proteggere, di custodire quella creatura. Proprio come fa Dio con noi, abitualmente, ogni giorno.
E così, ci scopriamo anche noi divini perché capaci di amare come Dio ama. Non è questione di merito, o per onore: semplicemente siamo stati voluti così. Lo dobbiamo scoprire più volte nella vita perché accade che lo dimentichiamo e viviamo senza rendercene conto. E’ allora che, ancora una volta, Lui si fa come noi, per farci come lui…
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quando puoi dire di essere rinato?
In quali momenti ti scopri capace di amare come Dio ci ama?
Come stai quando liberi il tuo desiderio di amare?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
1
Gennaio
2019
Ancora un nuovo inizio
commento di Lc 2,16-21, a cura di Flavio Emanuele Bottaro SJ