La nostra conversione è la risposta riconoscente al mistero stupendo dell’amore di Dio. Quando noi vediamo questo amore che Dio ha per noi, sentiamo la voglia di avvicinarci a Lui: questa è la conversione.
Papa Francesco
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 3,10-18)
Le folle lo interrogavano: “Che cosa dobbiamo fare?”. Rispondeva loro: “Chi ha due tuniche ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare faccia altrettanto”. Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare e gli chiesero: “Maestro, che cosa dobbiamo fare?”. Ed egli disse loro: “Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato”. Lo interrogavano anche alcuni soldati: “E noi, che cosa dobbiamo fare?”. Rispose loro: “Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno; accontentatevi delle vostre paghe”. Poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: “Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala per pulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel suo granaio; ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile”. Con molte altre esortazioni Giovanni evangelizzava il popolo.
Mi lascio ispirare
Alle folle Giovanni propone la condivisione: “chi ha due, ne dia uno”. Quello delle folle sembra il livello “normale”, il livello base, quello della gente comune che cerca di dare un senso più pieno alla propria vita. Il senso sta nel condividere i propri beni, ma prima del condividere c’è il non attaccarsi ai beni che abbiamo. I beni sono a nostra disposizione e si usano, le persone no.
Ai pubblicani Giovanni dice di cominciare da un livello più basso, se vogliamo definirlo così: cominciate dal non chiedere più di quello che è fissato.
Ai soldati, i quali all’epoca non si facevano problemi ad usare la forza delle armi per procurarsi ciò di cui avevano bisogno con la forza, Giovanni dice di non maltrattare e di non estorcere: siamo ad un livello ancora più basso.
Giovanni predica la conversione, cioè il cambiamento del nostro concreto stile di vita. Non importa da quale punto partiamo, tutti abbiamo la possibilità di fare il primo passo a partire dal punto in cui siamo, dalla condizione che stiamo vivendo.
Quale scelta, quale desiderio decidiamo di alimentare dentro di noi? Oggi siamo invitati ad assumere il presupposto che la domanda della folla, dei pubblicani e dei soldati, sia sincera ed esprima veramente il desiderio di un cambiamento di vita. E noi, che cosa dobbiamo fare?
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Cosa attira chi si rivolge a Giovanni ? Cosa attira me?
In che ambito oggi ti chiedi “cosa devo fare?”?
Da che punto mi sembra di partire?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
16
Dicembre
2018
Le domande difficili
commento di Lc 3,10-18, a cura di Andrea Piccolo SJ