Ma naturalmente per capire i cambiamenti della gente bisogna amarla.
Pier Paolo Pasolini
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 17,10-13)
Mentre scendevano dal monte, i discepoli domandarono a Gesù: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elìa?». Ed egli rispose: «Sì, verrà Elìa e ristabilirà ogni cosa. Ma io vi dico: Elìa è già venuto e non l’hanno riconosciuto; anzi, hanno fatto di lui quello che hanno voluto. Così anche il Figlio dell’uomo dovrà soffrire per opera loro». Allora i discepoli compresero che egli parlava loro di Giovanni il Battista.
Mi lascio ispirare
Ai tempi di Gesù si attendeva il Messia, così come noi facciamo oggi, nel nostro tempo di Avvento. Coloro che conoscevano la Scrittura sapevano bene che Elia, il profeta per eccellenza, doveva in un qualche modo rendersi presente prima del Messia. Ma. . . qui aleggia un grosso “ma”. Ma non l’hanno riconosciuto, ma probabilmente si aspettavano un “tipo di Elia” che in realtà non è comparso.
Ed è comparso Giovanni Battista. Con il suo invito a convertirsi, a cambiare vita, ad avere il coraggio di guardare dentro di sé per riconoscere quegli atteggiamenti di male, di sopraffazione, di parzialità, di connivenza con le strutture di peccato. E, quindi, a decidere di vivere altrimenti. Un personaggio scomodo, da zittire.
E nel nostro Avvento non rischiamo forse anche noi di zittire i Battista di oggi? Il Signore ci invia profeti che ci richiamano a precise scelte di conversione, anche forti, ma soprattutto vere, concrete. La venuta del Signore nella carne chiede ancora oggi una altrettanto forte conversione delle nostre vite – nella carne.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Chi è il tuo Battista?
In che occasione non hai riconosciuto un dono, perché ti aspettavi fosse diverso?
In che luogo della tua vita sei chiamato alla conversione?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
15
Dicembre
2018
Vivere altrimenti
commento di Mt 17,10-13, a cura di Lino Dan SJ