Mani, prendi queste mie mani,
fanne vita, fanne amore
braccia aperte per ricevere chi è solo.
Cuore, prendi questo mio cuore,
fa’ che si spalanchi al mondo,
germogliando per quegli occhi
che non sanno pianger più.
Mani, F. Massimo Corallo
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 4,18-22)
In quel tempo, mentre camminava lungo il mare di Galilea, Gesù vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano la rete in mare, poiché erano pescatori. E disse loro: «Seguitemi, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito, lasciate le reti, lo seguirono. Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello, che nella barca insieme con Zebedèo, loro padre, riassettavano le reti; e li chiamò. Ed essi subito, lasciata la barca e il padre, lo seguirono.
Mi lascio ispirare
La mamma, il papà, la nonna e lo zio; lo studio, il lavoro, lo sport e poi Dio…
Sconvolgi ancora il nostro cammino con frasi, silenzi, appelli e parabole, discorsi e parole che toccano il cuore, il modo profondo di stare nel mondo, lo stile che doni di passare pur stando. Pietro, Giacomo, Giovanni e Andrea… nel tempo tantissimi altri, una marea!
Oggi rivolgi a noi il tuo sguardo e possiamo immaginare quello che ci stai dicendo: «se anche il vostro cuore fosse codardo, il mio Spirito è con voi, state cambiando!».
Dacci la forza di ricominciare, di metterci dietro di te e continuare a camminare, di vedere quel che abbiamo con uno sguardo diverso, tutto come dono e nulla mai più perso.
Donaci la pace per non possedere e la letizia profonda per saper gustare.
Salva il giorno dalla corsa del tempo e rendici capaci di vivere a pieno ogni momento, placa le voci e disponi il sentire: come lasciare e come seguire solo tu, nel silenzio, lo puoi insegnare.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
A che posto metti Dio, oggi? Dietro chi/cosa?
Cosa ti dice oggi lo sguardo che il Signore ti rivolge?
Oggi cosa vorresti che Gesù ti insegnasse?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
30
Novembre
2018
Come stai
commento di Mt 4,18-22, a cura di Mounira Abdelhamid Serra