La bellezza non è che il disvelamento di una tenebra caduta e della luce che ne è venuta fuori.
Alda Merini
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 11,15-26)
In quel tempo, [dopo che Gesù ebbe scacciato un demonio,] alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo. Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. Ora, se anche Satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio. Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino. Chi non è con me, è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde. Quando lo spirito impuro esce dall’uomo, si aggira per luoghi deserti cercando sollievo e, non trovandone, dice: “Ritornerò nella mia casa, da cui sono uscito”. Venuto, la trova spazzata e adorna. Allora va, prende altri sette spiriti peggiori di lui, vi entrano e vi prendono dimora. E l’ultima condizione di quell’uomo diventa peggiore della prima».
Mi lascio ispirare
Quanta terribile meraviglia suscitano in noi la tua luce, la tua verità, la forza del tuo amore, Padre? Ti fai porta del nostro buio, uscita per i nostri pensieri nemici ed è tutto così magnifico che è faticoso credere che tutto questo avvenga grazie alla forza delicata e ferma del tuo infinito amore. Così stupefacente da chiedere le prove che sia davvero tu ad operare in noi e tra noi. Ma come non riconoscerti?
Tu apri la porta del tuo abbraccio e la luce si espande in infiniti raggi di vita che raggiungono il buio più denso e concreto che si è fatto spazio nel mio cuore. E in un respiro tutto il buio si dissolve e il mio cuore – tuo tempio, tua casa – risplende di bellezza e vita.
Possa io non avere mai dubbi sul tuo operare in me, Padre mio; donami la discrezione della tua verità e di camminare sempre accanto a te, luce che illumini di verità quel campo dorato e rigoglioso di doni che è la mia vita.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quale buio denso e concreto il Signore ha dissolto per te?
Dove vorresti che il Signore aprendo le braccia portasse luce e verità?
Come è decorato oggi il tuo cuore, la tua casa?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
12
Ottobre
2018
Ma come non riconoscerti?
commento di Lc 11,15-26, a cura di Martina Pampagnin