L’amore consiste in un reciproco scambio di beni.
Ignazio di Loyola
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 9, 1-6)
In quel tempo, Gesù convocò i Dodici e diede loro forza e potere su tutti i demòni e di guarire le malattie. E li mandò ad annunciare il regno di Dio e a guarire gli infermi. Disse loro: «Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né sacca, né pane, né denaro, e non portatevi due tuniche. In qualunque casa entriate, rimanete là, e di là poi ripartite. Quanto a coloro che non vi accolgono, uscite dalla loro città e scuotete la polvere dai vostri piedi come testimonianza contro di loro». Allora essi uscirono e giravano di villaggio in villaggio, ovunque annunciando la buona notizia e operando guarigioni.
Mi lascio ispirare
Gesù ci ha raccontato cos’è l’amore vivendolo: è un reciproco scambio di quello che si è e si ha.
Dunque evidente che ci sia una fretta, un desiderio immediato, un bisogno di far girare subito la notizia, di raggiungere ogni uomo per dirgli: “fratello, il Signore ti ama”.
Ma Gesù è attento anche allo stile dell’annuncio: una condivisione totale, un’essenzialità disarmante come a dire: “non contate sui mezzi, non fate troppo affidamento sulla tecnica”.
Se hai poco, se sei povero, puoi contare su di Lui, sulla sua forza che ti dona amore e ti consente di condividerlo con altri. Monito per ricordarci che prima ci vuole il Vangelo e le cose sono a servizio dell’annuncio del suo amore.
Poca apparenza, molta sostanza: è la concretezza dell’amore che annuncia la Parola. Questa sostanza mostra la verità dell’amore.
Una concretezza che si dimostra nei gesti, nella cura della crescita dell’altro, nell’attenzione ai più piccoli, a quelli che tra noi sono oggi “bambini”; c’è cioè bisogno di tanto affetto e tanta vicinanza.
Una tangibilità dell’amore che non vuole vendere prodotti, convincere con ideali, vuole raccontare Gesù, la storia di colui che ci ha amati proprio nella materialità di una storia.
Ci sono le lusinghe, le facili scorciatoie che insinuano di fare in altro modo: potere, avere, apparenza … ma Lui ci ricorda di vivere come Lui nel servire, condividere, essere …così si mostra tutto il suo amore per me, per te, per tutti noi.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In che modo desideri annunciare questo Vangelo?
Quali sono i mezzi, le scelte che nella tua vita t’impediscono di vivere secondo questo stile?
Sei pronto a compiere il primo passo verso l’altro, mostrando il tuo amore nel primo gesto, senza vivere del ringraziamento che desideri?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
26
Settembre
2018
Poca apparenza, molta sostanza
commento di Lc 9, 1-6, a cura di Loris Piorar SJ