L’amore deve essere provato con le azioni.
Santa Teresa di Lisieux
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 8,19-21)
In quel tempo, andarono da Gesù la madre e i suoi fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla. Gli fecero sapere: «Tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e desiderano vederti». Ma egli rispose loro: «Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica».
Mi lascio ispirare
Il percorso per porre alla giusta vicinanza i legami familiari è qualcosa di non dato una volta per sempre, ma è un ambito in cui anche Gesù ha dovuto faticare. Gesù ormai da tempo aveva abbracciato la sua missione, viveva fuori dalla sua casa, passando solo raramente dalla sua città, vivendo con un gruppo di discepoli. Ed era diventato un personaggio famoso, potremmo dire: la sua fama lo precedeva dovunque andava.
Ma la folla che si accalcava attorno a Gesù, paradossalmente, creava un ostacolo a chi voleva incontrarlo. È ciò che accadde alla madre e ai fratelli di lui. Essi pensavano, speravano, di avere corsie privilegiate di accesso a lui, in fondo erano i suoi parenti! Ma invece no.
Gesù, infatti, non è solo fratello di Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda; non è solo figlio di Maria. Egli è prima di tutto figlio di Dio. Gesù ricorda che più forte dei legami di sangue è l’appartenenza al Padre celeste e la realizzazione della sua missione. E questa buona notizia apre a noi, che viviamo duemila anni dopo, incredibili spazi di accesso a Lui.
Possiamo infatti anche noi diventare fratelli di Gesù, meditando il suo Vangelo e accogliendo con gioia la missione di cura per il prossimo e per ogni creatura che Lui ci affida. Ma non solo: possiamo diventare “madri” di Gesù. Non vivendo il privilegio di generarlo nella carne che ha avuto Maria, ma imparando da lei il vero motivo della sua grandezza: prima che venisse concepito nel suo ventre, Maria ha accolto Gesù nel suo cuore, essendo aperta e disponibile all’azione dello Spirito Santo in lei.
Così, annunciando il Vangelo con i fatti, e se è utile anche con le parole, possiamo essere collaboratori di Dio, generando la fede in Gesù nel prossimo che incontriamo.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Che rapporto hai con la tua famiglia? Cosa lo influenza?
Qual è la folla che ti impedisce di avvicinarti a Gesù?
In cosa ti senti davvero fratello in Gesù e di Gesù?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
25
Settembre
2018
Questioni di famiglia
commento di Lc 8,19-21, a cura di