Non viviamo mai nel presente, ma in attesa del futuro
Blaise Pascal
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 13,18-23)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli : «Voi dunque intendete la parabola del seminatore. Tutte le volte che uno ascolta la parola del regno e non la comprende, viene il maligno e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore: questo è il seme seminato lungo la strada. Quello che è stato seminato nel terreno sassoso è l’uomo che ascolta la parola e subito l’accoglie con gioia, ma non ha radice in sé ed è incostante, sicché appena giunge una tribolazione o persecuzione a causa della parola, egli ne resta scandalizzato. Quello seminato tra le spine è colui che ascolta la parola, ma la preoccupazione del mondo e l’inganno della ricchezza soffocano la parola ed essa non dà frutto. Quello seminato nella terra buona è colui che ascolta la parola e la comprende; questi dà frutto e produce ora il cento, ora il sessanta, ora il trenta».
Mi lascio ispirare
È bello leggere che la Parola è paragonata ad un seme, perché la sua caratteristica è quella di crescere da solo, con calma, senza bisogno che il contadino gli faccia niente. Così è la Parola di Dio, che lavora dentro di noi e converte i nostri cuori. Il frutto del seme non si guadagna né si ottiene con lo sforzo, lo si riceve a mani aperte. E com’è difficile accogliere la gratuità!
Ma c’è una grande differenza tra aspettare e attendere un dono: se l’aspettare è l’atteggiamento distratto e annoiato di qualcosa che prima o poi arriverà, l’at-tesa è il “porsi verso”, è la disposizione di chi si prepara a ricevere, di chi si rende attento ai segni e non aspetta passivamente che le cose gli cadano addosso ma si prepara ad accoglierle.
Gesù oggi ci mette in guardia: fatevi trovare preparati, altrimenti le difficoltà e le tentazioni che la vita ci mette davanti soffocheranno il bello che vi attende. Preghiamo quindi il Signore che incostanza, tribolazioni e inganni del mondo non vincano sul desiderio di bene che portiamo dentro di noi.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Qual è l’ultimo seme del Signore che è germogliato nel mio cuore?
Cosa sto attendendo?
Quando, col sostegno del Signore, ho saputo essere costante nel desiderio del bene?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
27
Luglio
2018
In attesa di Te
commento di Mt 13,18-23, a cura di Leonardo Vezzani SJ