Noi non possiamo far sorgere il sole, ma possiamo trovarci lì quando sorge.
Costanza Miriano
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 6,7-15)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Pregando, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate. Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Se voi infatti perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe.»
Mi lascio ispirare
La preghiera del discepolo, la tua, può essere diversa da tutte le altre. Non sprecare fiato con molte parole rimanendo in superficie, non usare la preghiera come pretesa su Dio e gli altri, ma trova in essa forza e coraggio. Vivrai la bellezza dell’incontro col Tuo Signore. Gesù stesso ha posto sulle tue labbra la prima e la più importante delle preghiere, quella che diventa “corsia preferenziale” per il tuo rivolgerti intimo al Signore. Una preghiera che diventa anche concreta azione: ciò che ricevi da Lui diventa gesto e parola per chi ti sta accanto.
Una preghiera di poche parole perché dice e chiede l’essenziale: riscoprirti continuamente figlio/a di Lui che è Padre; bisognoso di vita/pane quotidiano per amare e vivere da fratello/sorella, non lasciandoti sviare da tutto ciò che ti incatena.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Hai la percezione di rimanere in superficie nel rapporto con Dio e con gli altri?
Gesù ci consegna una preghiera che diventa per noi aiuto. Ti lasci modellare da essa, provando a fidarti delle sue parole?
Quali sono le realtà che ti sembra ti stiano incatenando, rendendoti incapace di amarti e di amare?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
21
Giugno
2018
L’essenziale della preghiera e/o la preghiera dell’essenziale
commento di Mt 6,7-15, a cura di Loris Piorar SJ