Quante maschere deve mettersi l’uomo per non sentire gli schiaffi in faccia!
Stanisław Jerzy Lec
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 5,38-42)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio” e “dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle».
Mi lascio ispirare
La guancia che a sorpresa porgerai a chi ti ha già percosso è, come il resto del tuo corpo, creazione di un Dio che non smette mai di prendersene cura e che davanti alla violenza ti rende strumento di misericordia. Porgere l’altra guancia è offrire il tuo corpo, offrire tutto te stesso: non la stasi arrendevole della passività, ma il movimento lieve e continuo dell’opposizione alla violenza, della difesa della vita. Opponiti alla violenza con la sorpresa.
Offriti dunque, fatti puro strumento, spogliati del mantello, offrendolo a chi ha tentato di privarti della tunica: la vera giustizia ti lascia nudo agli occhi di Dio e del tuo prossimo. Non nudo perché spogliato dal prepotente, ma nudo per dono. La nudità data dall’offerta è la nudità di un’autenticità le cui leggi combattono la violenza con la carità. E per carità, per amore, muovi i tuoi passi accanto a quelli del fratello che chiede sostegno – e non ti stancherai perché è il Signore che cammina in te, il Signore che ti sceglie per accompagnare chi hai accanto.
La misura dell’amore è dunque la misura del Signore: dare a chi chiede – e a chi non sempre sa chiedere –, senza lasciare a mani vuote chi intimamente desidera la dignità del necessario, offrendo sempre il prodigio dell’abbondanza.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quando puoi dire di aver porto l’altra guancia?
Chi si è spogliato del mantello per te?
In che occasione ti sei sentito chiamato ad accompagnare un fratello?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
18
Giugno
2018
Effetto sorpresa
commento di Mt 5,38-42, a cura di Verena M.