La pace richiede lotta, sofferenza, tenacia.
Esige alti costi di incomprensione e di sacrificio.
Rifiuta la tentazione del godimento.
Non tollera atteggiamenti sedentari.
Non annulla la conflittualità.
Non ha molto da spartire con la banale "vita pacifica". Sì, la pace prima che traguardo, è cammino.
don Tonino Bello
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 5,20-26)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli. Avete inteso che fu detto agli antichi: Non uccidere; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio. Chi poi dice al fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: pazzo, sarà sottoposto al fuoco della Geenna. Se dunque presenti la tua offerta sull’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare e va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono. Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei per via con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia e tu venga gettato in prigione. In verità ti dico: non uscirai di là finché tu non abbia pagato fino all’ultimo spicciolo!»
Mi lascio ispirare
La Parola del Signore non è soltanto balsamo per le ferite di chi soffre, è anche luce che squarcia le tenebre, acqua che purifica, fuoco che forgia, tocco che plasma.
Il nostro cammino di fede è autentico se smonta alcuni degli schemi con cui siamo abituati a leggere la realtà, se ci fa avanzare verso orizzonti inediti, se rende la nostra vita più scomoda, ma anche più umana.
Non basta non uccidere! È necessario aver cura e proteggere la dignità dell’altro, soprattutto quando non ne condividiamo le idee. Non basta evitare il conflitto e chiudersi nelle proprie comode certezze! È necessario avere il coraggio di muovere il primo passo verso una riconciliazione. Non basta delegare a terzi l’onere di fare giustizia! È necessario, in ogni circostanza, mettere in gioco la nostra libertà e la nostra responsabilità.
Davanti a richieste così esigenti, lo scoramento può prendere il sopravvento. Eppure, nella fatica del cammino, riusciamo a intuire la bellezza di questo viaggio, lasciamo che sia questa a guidarci.
Non per paura, né per dovere ma solo per Amore.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Cos’è per me, oggi, la Parola del Signore?
Quando, pur non uccidendo, non ho tutelato la dignità dell’altro?
In che luogo vorrei che il Signore accompagnasse e guidasse la mia responsabilità?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
14
Giugno
2018
Non è per il cielo, né perché non amarti è il fuoco eterno!
commento di Mt 5,20-26, a cura di Maria Pia S.