Bisogna creare spazio. Dentro di noi. Solo così possiamo produrre un cambiamento. I contadini ancora oggi alternano le colture, un anno piantano granoturco, l’anno dopo girasole, il successivo orzo, poi il quarto anno lasciano riposare la terra. Così la preparano, creano lo spazio per il cambiamento. In questo modo la terra è fertile, il raccolto più generoso.
Mauro Corona
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Gv 16, 23-28)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «In verità, in verità vi dico: Se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà. Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena. Queste cose vi ho dette in similitudini; ma verrà l’ora in cui non vi parlerò più in similitudini, ma apertamente vi parlerò del Padre. In quel giorno chiederete nel mio nome e io non vi dico che pregherò il Padre per voi: il Padre stesso vi ama, poiché voi mi avete amato, e avete creduto che io sono venuto da Dio. Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo, e vado al Padre».
Mi lascio ispirare
In nome di chi chiediamo qualcosa? Di quale Dio? Gesù, lasciandoci, c’invita a porre la fiducia delle nostre richieste in Lui. Lui è l’immagine di Dio che frantuma tutte le altre immagini che ci siamo costruiti. L’unica immagine davvero divina consiste proprio in un uomo che si è donato tutto per noi, per me, per te.
Nella preghiera silenziosa, autentica e sincera cade ogni nostra costruzione divina e possiamo così scoprire la Buona Notizia per la nostra vita: Dio si è mostrato in un uomo che ha speso fino all’ultima goccia del suo sangue per amore. In questo Dio, in questo uomo, possiamo porre la nostra fiducia.
Il suo amore pasquale diventa allora l’unico filtro che setaccia la verità e la realizzabilità delle nostre richieste: resteranno solo quelle che dicono amore, che dicono gratuità, che dicono crescita dell’altro, che dicono magnanimità, che dicono misericordia.
Questa è la nostra salvezza, la nostra pienezza, la nostra gioia.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quale immagine di Dio riconosci presente nel tuo cuore che stride radicalmente con la storia d’amore di Gesù?
Sei disponibile a lasciarti affascinare dal modo così semplice, genuino, naturale in cui Gesù mostra tutto il suo amore divino?
Ti lasci “filtrare” nelle tue richieste, nei tuoi desideri, accettando il fatto che possano cambiare… per il meglio?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
12
Maggio
2018
Nel nome del Figlio
commento di Gv 16, 23-28, a cura di Loris Piorar SJ