Ecco, guarda ti regalo questa
luce, dopo la pioggia
C. L. Candiani
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Gv 3,16-21)
In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio. E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».
Mi lascio ispirare
Cammino su una strada di terra rossa, il cielo coperto di nuvole scure e minacciose. Il mare sembra pronto alla tempesta, con il suo blu violaceo e spento, carico di rabbia. Mi fermo e sento tanto buio intorno al mio cuore, insieme al desiderio di chiudere, nascondermi dietro ad un velo e lasciare che nulla passi, nulla venga verso di me. Nulla venga da me. Poi accade qualcosa.
Qualcosa mi chiama, dall’altro lato del velo. Apro gli occhi ed eccolo lì: un raggio di luce sfiora leggero l’acqua del mare. Come non lasciarsi catturare da tanta meraviglia? “Disvelati”, sento forte nel mio cuore. Una voce dolce e tenera mi chiama alla vita, una mano biancaluce, colma d’amore, abbassa il velo che avevo alzato, portando aria fresca in me.
Strana la Luce, fa quasi spavento. Arriva quando meno te lo aspetti e rivela la bellezza che ti circonda. Come col mare in tempesta col suo blu violaceo carico di rabbia, così la Luce fa coi nostri cuori, quando sono immersi nel buio. Lei arriva, ti sfiora leggera e se ti lasci toccare, se hai il coraggio di fidarti di lei, di accoglierla e di lasciarti amare, ella fa sì che la meraviglia che sei esploda di vita. Ti scalda il cuore, ne scioglie i nodi, dissipa il buio che ti circonda e ti ridona alla vita.
Non posso non credere a quella voce amorevole e profondamente vera che mi chiama, ogni giorno, a cercare intorno a me, in me, quel raggio di luce leggero. Quale dono dolce poter vedere e percepire la tua luce, Signore; in ogni buio sapere che tu, luce amorevole, sei lì come faro nella notte ad indicarci la via verso di te, così che non possiamo perderci nella tempesta. Tu, luce chiara che ti doni a noi giorno dopo giorno, chiami ciascuno di noi a far cadere il velo che ci nasconde al buio e spalancarci alla vita vera con te, a far splendere il mare nei nostri occhi di figli colmi del tuo amore, a vivere attimo dopo attimo nella chiarezza della tua luce.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quale tuo buio vorresti che la luce del Signore illuminasse?
In quale occasione hai fatto esperienza della luce del Signore per te?
Cosa porta nel tuo cuore la chiarezza del Signore?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
11
Aprile
2018
Carezza di Luce
commento di Gv 3,16-21, a cura di Martina Pampagnin