Beato chi sa ridere di se stesso, perché non finirà mai di divertirsi.
San Tommaso Moro
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Gv 7,40-53)
In quel tempo, all’udire le parole di Gesù, alcuni fra la gente dicevano: «Costui è davvero il profeta!». Altri dicevano: «Costui è il Cristo!». Altri invece dicevano: «Il Cristo viene forse dalla Galilea? Non dice la Scrittura: “Dalla stirpe di Davide e da Betlemme, il villaggio di Davide, verrà il Cristo”?». E tra la gente nacque un dissenso riguardo a lui. Alcuni di loro volevano arrestarlo, ma nessuno mise le mani su di lui. Le guardie tornarono quindi dai capi dei sacerdoti e dai farisei e questi dissero loro: «Perché non lo avete condotto qui?». Risposero le guardie: «Mai un uomo ha parlato così!». Ma i farisei replicarono loro: «Vi siete lasciati ingannare anche voi? Ha forse creduto in lui qualcuno dei capi o dei farisei? Ma questa gente, che non conosce la Legge, è maledetta!». Allora Nicodèmo, che era andato precedentemente da Gesù, ed era uno di loro, disse: «La nostra Legge giudica forse un uomo prima di averlo ascoltato e di sapere ciò che fa?». Gli risposero: «Sei forse anche tu della Galilea? Studia, e vedrai che dalla Galilea non sorge profeta!». E ciascuno tornò a casa sua.
Mi lascio ispirare
I farisei, che pure studiano la Legge, sono i primi a non comprenderla e quando uno di loro fa notare agli altri che stanno giudicando senza ascoltare, lo accusano ripetendo tale e quale lo stesso pregiudizio. Ogni parola, oggi, è intrisa di ironia: siamo invitati a ridere dei nostri errori, delle nostre false convinzioni, della pretesa di sapere tutto. Chi riesce a non prendersi troppo sul serio, impara a riconoscere che la verità è più ricca di ciò che conosciamo o possiamo prevedere. L’ironia salva la fede dal fanatismo, perché è l’arte degli opposti, di nascondere una realtà nel suo contrario, mentre il fanatismo non tollera che ci siano contrari. L’ironia, nella sua accezione positiva, ama l’inatteso e l’imprevisto, il fanatismo si presenta come sistema chiuso, dove tutto è già deciso. L’ironia spiazza e diverte, chi non l’accoglie è condannato a ripetere i suoi errori.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quando ho sentito il Vangelo mettere in discussione le mie convinzioni?
Che cosa mi aiuta a non prendermi troppo sul serio, oggi?
In che luogo della mia vita sono consapevole di avere dei pregiudizi?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
17
Marzo
2018
L’ironia che salva
commento di Gv 7,40-53, a cura di Stefano Corticelli SJ