Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
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Amor, ch’a nullo amato amar perdona Dante Alighieri Un giorno sedeva insegnando. Sedevano là anche farisei e dottori della legge, venuti da ogni villaggio della Galilea, della Giudea e da Gerusalemme. E la potenza del Signore gli faceva operare …
Mi lascio ispirare
Amor, ch’a nullo amato amar perdona
Dante Alighieri
Un giorno sedeva insegnando. Sedevano là anche farisei e dottori della legge, venuti da ogni villaggio della Galilea, della Giudea e da Gerusalemme. E la potenza del Signore gli faceva operare guarigioni. Ed ecco alcuni uomini, portando sopra un letto un paralitico, cercavano di farlo passare e metterlo davanti a lui. Non trovando da qual parte introdurlo a causa della folla, salirono sul tetto e lo calarono attraverso le tegole con il lettuccio davanti a Gesù, nel mezzo della stanza. Veduta la loro fede, disse: «Uomo, i tuoi peccati ti sono rimessi».
Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere dicendo: «Chi è costui che pronuncia bestemmie? Chi può rimettere i peccati, se non Dio soltanto?». Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: «Che cosa andate ragionando nei vostri cuori? Che cosa è più facile, dire: Ti sono rimessi i tuoi peccati, o dire: Alzati e cammina?
Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati: io ti dico – esclamò rivolto al paralitico – alzati, prendi il tuo lettuccio e và a casa tua». Subito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e si avviò verso casa glorificando Dio.
Tutti rimasero stupiti e levavano lode a Dio; pieni di timore dicevano: «Oggi abbiamo visto cose prodigiose».
Luca 5,17-26
Gesù è colui che insegna. Siamo sempre alla ricerca di qualcuno che ci offra prospettive di vita autentica: ora lo abbiamo trovato. Ma lui insegna in modo originale: propone, si espone, mai impone la sua idea. Apre una strada che possiamo condividere nella libertà con il vicino.
Libertà da tutto ciò che ci trattiene dal camminare verso gli altri, verso la nostra quotidianità, verso la pienezza della vita. Questo è liberarci dal peccato (pedes-captum: il piede trattenuto). Questo è darci la possibilità di camminare di nuovo.
Rimettere i nostri peccati significa allora darci la possibilità di alzarci e camminare! Non c’è niente di meglio!
Lui parla ai colti ed agli incolti, ai ricchi ed ai poveri, a quelle parti di noi lontane da lui e a quelle che vivono già nel suo amore. La sua parola è per tutti e per tutto di noi!
- Quali sono i luoghi della mia vita in cui sento il “piede trattenuto”?
- Sapendo che Dio mi perdona, oggi quali nuove strade mi sono proposte?
- A chi posso dare il perdono che ho ricevuto?
p. Loris Piorar SJ
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
11
Dicembre
2017
11/12 – Oltre i confini, in cerca di te…
commento di , a cura di Rete Loyola (Bologna)