Alla sera della vita saremo giudicati sull’amore.
(San Giovanni della Croce)
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 21,1-4)
Alzàti gli occhi, Gesù vide i ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro del tempio. Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine, e disse: «In verità vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato più di tutti. Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta parte del loro superfluo. Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere».
Mi lascio ispirare
Dio vede, anzi osserva! Non è un Dio distratto, anzi riesce a vedere quello che a noi sfugge, come questa povera vedova!
Colpisce anche il giudizio di Gesù: da una parte i ricchi come una massa informe in cui il singolo si nasconde dietro ciò che possiede; dall’altra una donna, vedova e povera. Gesù la guarda e ci fa notare il suo gesto, che diventa per noi esempio di risposta all’amore di Dio. L’amore richiede infatti l’essenziale e non il superfluo!
L’unico modo per amare l’Altro è metterlo al primo posto: trasformandolo da accessorio ad essenziale, a tutto della nostra vita.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Penso mai allo sguardo di Dio su di me?
Chi c’è al primo posto nella mia vita?
In cosa mi sento ricco e in cosa povero?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
27
Novembre
2017
L’amore ha l’amore come solo argomento
commento di Lc 21,1-4, a cura di Rete Loyola (Bologna)