... per noi uomini e per la nostra salvezza ...
Simbolo Niceno-Costanopolitano
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 14,7-11)
Un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo. Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: «Cedigli il posto!». Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto. Invece, quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: «Amico, vieni più avanti!». Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato».
Mi lascio ispirare
Non è facile sedersi all’ultimo posto… naturalmente cerchiamo i primi posti: il successo, la carriera, la stima degli altri, i riconoscimenti. Quanto è forte la tentazione di provare a salvarci da soli!
Ma Cristo, lo sposo innamorato, ci rimanda indietro per mostrarci che questa non è la strada giusta. Solo lui può salvarci e richiamarci dagli ultimi ai primi posti.
A noi è chiesta la disponibilità a guardare con verità il nostro cuore, a riscoprirci in realtà amici degli ultimi posti: lontani dal Signore, piccoli e poveri d’amore. Ma prima ancora di poterci vergognare di questa lontananza, è Lui stesso a colmare la distanza: “Amico, vieni più avanti!”.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quant’è importante per me il riconoscimento degli altri?
Che sguardo ho su me stesso?
Sono disposto a lasciarmi salvare da Cristo?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
4
Novembre
2017
Siccome sei molto lontano, più forte ti scriverò…
commento di Lc 14,7-11, a cura di Anna Laura Lucchi Filippo Zalambani