Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
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E dico sì al dialogo Perché la pace è l’unica vittoria l’unico gesto in ogni senso che dà un peso al nostro vivere (Il mio nome è mai più – Piero Pelù) In quel tempo, il Signore disse: «Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padr …
Mi lascio ispirare
E dico sì al dialogo
Perché la pace è l’unica vittoria
l’unico gesto in ogni senso
che dà un peso al nostro
vivere
(Il mio nome è mai più – Piero Pelù)
In quel tempo, il Signore disse: «Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi. Così voi date testimonianza e approvazione alle opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite loro i sepolcri.
Per questo la sapienza di Dio ha detto: “Manderò a loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiteranno; perché sia chiesto conto a questa generazione del sangue di tutti i profeti, versato fin dall’inizio del mondo, dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccaria, che fu ucciso tra l’altare e il santuario”. Sì, vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione. Guai a voi, dottori della legge, che avete tolto la chiave della scienza. Voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare l’avete impedito».
Quando fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a trattarlo ostilmente e a farlo parlare su molti argomenti, tendendogli insidie, per sorprenderlo in qualche parola uscita dalla sua stessa bocca. (Lc 11,47-54)
Ascoltare come stanno veramente le cose è una sfida che spesso non vogliono cogliere.
Il Signore, ammonisce, ci mette in guardia, per non vivere in false convinzioni, in distorte concezioni di noi stessi e degli altri, in illusorie aspettative che diventano desideri soffocati (essi li uccisero e voi costruite loro i sepolcri).
Ma dietro un rimprovero si cela una benedizione. Queste parole riportano in luce il fatto che il tempo di vivere è ora, proprio nella situazione in cui siamo, anche quando è difficile distogliere lo sguardo dalle occasioni mancate, dalle promesse incompiute, dagli errori che si potevano evitare.
I luoghi da vivere sono quelle relazioni che la vita propone adesso, nella misura in cui condividiamo il desiderio di apprendere, rinnoviamo la meraviglia di scoprire e gustiamo fino in fondo quello che, ogni attimo con rinnovato significato, apre i nostri orizzonti. Gesù libera il nostro sguardo dall’inimicizia verso quello che siamo e, a costo di essere condannato, insegna a guardarci dentro al presente come dono del passato e grembo del futuro.
- Quali sono i miei desideri soffocati e delusi?
- Quali sono le relazioni che aspettano di essere vissute pienamente?
- Cosa sta dischiudendo il tempo presente?
(Rete Loyola Bologna)
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
19
Ottobre
2017
A tu per tu con me…
commento di , a cura di Rete Loyola (Bologna)