Sto giocando a nascondino
con un piccolo bambino
e quando finisco di contare
mi giro, lo vado a cercare
uno, due, tre…
Elena Giulia Ghelardini
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 11,37-41)
In quel tempo, dopo che Gesù ebbe finito di parlare, un fariseo lo invitò a pranzo. Egli entrò e si mise a tavola. Il fariseo si meravigliò che non avesse fatto le abluzioni prima del pranzo. Allora il Signore gli disse: «Voi farisei purificate l’esterno della coppa e del piatto, ma il vostro interno è pieno di rapina e di iniquità. Stolti! Colui che ha fatto l’esterno non ha forse fatto anche l’interno? Piuttosto date in elemosina quel che c’è dentro, ed ecco, per voi tutto sarà mondo».
Mi lascio ispirare
La relazione con Dio non si esaurisce nel fare / non fare delle cose. Ha anzitutto a che fare con il cuore. E il cuore è il luogo degli affetti, dove ritroviamo le nostri origini. Gli affetti, lo sappiamo, innescano dinamiche giocose. Del perdersi e ritrovarsi, come a nascondino. Peccato che da grandi perdiamo il gusto del giocare insieme! Poco a poco si crea un muro di separazione tra ciò che vivo dentro e ciò che mostro fuori. E si perde confidenza con gli altri e con se stessi…
Con quel “date in elemosina quel che c’è dentro”, Gesù ci invita a guardare dentro il nostro mondo interiore, senza temere le contraddizioni e le incoerenze che esso inevitabilmente contiene.
Ci invita a stare dentro quelle tensioni perché solo così possiamo comprendere quello che realmente vogliamo. Ci invita a mostrarle apertamente perché solo così possiamo farci conoscere da chi mi circonda
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quali incongruenze rilevo tra la mia dimensione interiore e quella esteriore?
Quali sono le contraddizioni che vivo interiormente?
Di solito cosa mostro di me agli altri?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
17
Ottobre
2017
Giocare è una cosa da piccoli
commento di Lc 11,37-41, a cura di Rete Loyola (Bologna)