Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo ()
In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò. Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servi …
Mi lascio ispirare
In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò. Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi.
Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta». (Lc 10,38-42)
“Tu sarai amato il giorno in cui potrai mostrare la tua debolezza senza che l’altro se ne serva per affermare la sua forza.” Cesare Pavese
Spesso, nelle relazioni con gli altri, cerchiamo di mostrare soprattutto la nostra parte migliore. Ognuno di noi ha un suo punto di forza! Ecco allora che aggiorniamo il nostro profilo Facebook, lucidiamo le nostre medaglie, indossiamo il nostro sorriso più attraente e postiamo le nostre foto su Instagram. Se poi la realtà non dovesse soddisfarci, si può sempre fare un piccolo ritocchino… Chi vuoi che se ne accorga! Tuttavia, la logica di Dio non è quella dell’uomo. La parte migliore di cui parla il Signore è qualcosa di semplice e nascosto. Marta si agita e si preoccupa di fare bella figura, Maria sta ai piedi del Signore e lo ascolta. Sceglie di stare in relazione con Lui e mostrarsi così com’è. Questa scelta è lodata, non perché meno faticosa. Ascoltare è molto più che sentire. Ascoltare è accogliere la vita dell’altro dentro di me, lasciare che il suo punto di vista mi interroghi e – perché no – mi metta in discussione. L’apertura autentica all’altro sempre dischiude nuovi orizzonti e disegna nuovi modi di essere. A volte fa cadere maschere e fa sentire nudi, disarmati. E’ proprio questa nudità il presupposto della salvezza. Nell’ascoltare l’altro rivelo me stesso. Quando abbandono la preoccupazione di difendermi, di nascondere, di proteggermi, divento più libero di ascoltare lo Spirito che parla al cuore.
Considero l’ansia da prestazione che mi assale quando mi trovo di fronte a qualcuno davanti al quale voglio fare bella figura.
- Quali sono le qualità/atteggiamenti/azioni su cui punto per essere accettato dagli altri?
- Cosa mi preoccupa di più? Cosa tendo a nascondere?
- Come cambierebbe la mia vita se non avessi paura di mostrarmi per quello che sono?
A cura della Rete Loyola – Bologna
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
10
Ottobre
2017
10/10 – Piacere a tutti i costi
commento di , a cura di Rete Loyola (Bologna)