Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo ()
Sii gentile quando possibile. È sempre possibile (Dalai Lama) In quel tempo, un dottore della legge si alzò per metter alla prova Gesù: «Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?». Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Che cosa …
Mi lascio ispirare
Sii gentile quando possibile. È sempre possibile
(Dalai Lama)
In quel tempo, un dottore della legge si alzò per metter alla prova Gesù: «Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?».
Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Che cosa vi leggi?».
Costui rispose: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stesso».
E Gesù: «Hai risposto bene; fa’ questo e vivrai».
Ma quegli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è il mio prossimo?».
Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto.
Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall’altra parte.
Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre.
Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n’ebbe compassione.
Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui.
Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all’albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno.
Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?».
Quegli rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va’ e anche tu fa’ lo stesso». Luca 10,25-37
Gerusalemme è il luogo interiore abitato da Dio e dove lo si può incontrare: è il luogo della pace; Gerico è il luogo del nemico, della lontananza, della morte. L’uomo che esce da Gerusalemme e va verso Gerico è l’uomo che perde sé stesso.
La novità del Dio-che-salva arriva da chi meno te lo aspetti. Talvolta proprio da chi solitamente consideri ostile. Basta un gesto gratuito fatto fino in fondo. E il cuore riconosce in quello sconosciuto la presenza di Dio. Quanta gente intorno a me dona tempo, sorrisi ed energie per l’altro! E gesto dopo gesto, il mondo stesso diventa quella locanda, il pandokeion, che letteralmente significa casa che accoglie tutti.
Quali persone intorno a me, con piccoli gesti quotidiani, fanno la differenza?
Quale gesti di compassione, fiducia, carità, perdono, tenerezza ricevo abitualmente?
A chi decido di farmi prossimo?
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
9
Ottobre
2017
09/10 – Quando un gesto fa la differenza
commento di , a cura di Rete Loyola (Bologna)