Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
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“Non accettate nulla come verità che sia privo di amore. E non accettate nulla come amore che sia privo di verità! L’uno senza l’altra diventa una menzogna distruttiva” Edith Stein In quel tempo, mentre tutti erano pieni di meraviglia per tutte le cose …
Mi lascio ispirare
“Non accettate nulla come verità che sia privo di amore. E non accettate nulla come amore che sia privo di verità! L’uno senza l’altra diventa una menzogna distruttiva” Edith Stein
In quel tempo, mentre tutti erano pieni di meraviglia per tutte le cose che faceva, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Mettetevi bene in mente queste parole: Il Figlio dell’uomo sta per esser consegnato in mano degli uomini».
Ma essi non comprendevano questa frase; per loro restava così misteriosa che non ne comprendevano il senso e avevano paura a rivolgergli domande su tale argomento. Lc 10,43-45
Quando ci mettiamo alla sequela del Signore, a volte, rischiamo di passarGli davanti per indicarGli la via. Ecco, allora, che usciamo con le nostre funi in mano pronti a tracciare e misurare confini. Dentro le mura delle nostre parrocchie ci sentiamo al sicuro. La nostra divisione tra buoni e cattivi può non essere sempre accurata ma ci lascia, almeno, l’illusione di poter controllare la Salvezza. Altre volte, invece, Lo seguiamo un po’ alla cieca. Gustiamo la bellezza dei suoi doni, beviamo e mangiamo alla sua mensa, facciamo festa con i nostri fratelli. Ed ecco che vorremmo rimanere in una Pasqua perenne! Per fortuna il Signore ci custodisce “come un pastore il Suo gregge” e non ci lascia soli in questo cammino. Se abbiamo il coraggio di lasciarci portare da Lui, scopriamo che il Suo amore supera i nostri pregiudizi e abbraccia nazioni numerose. Se accettiamo poi di guardare in profondità, ci accorgiamo che questo abbraccio ha i segni della passione e della croce. Queste ferite non devono spaventarci. Non sono lì per instillare in noi sensi di colpa. Ci ricordano, piuttosto, che il Signore è venuto ad abitare in mezzo a noi e non ci lascia mai soli. Nella gioia, così come nel fallimento. Nelle delusioni, così come nelle conquiste Lui è presente. Ecco la buona Novella che trasforma i nostri lutti in gioia.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
30
Settembre
2017
30/09 STA PER … CONSEGNARSI
commento di , a cura di Rete Loyola (Bologna)