Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
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GUARIGIONE … di chi? “Più grande è la lotta, più glorioso è il trionfo” [Mr. Mendez, in Il circo della farfalla] Lc 5,27-32 In quel tempo, Gesù vide un pubblicano di nome Levi, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». Ed egli, lasciando …
Mi lascio ispirare
GUARIGIONE … di chi?
“Più grande è la lotta, più glorioso è il trionfo” [Mr. Mendez, in Il circo della farfalla]
Lc 5,27-32
In quel tempo, Gesù vide un pubblicano di nome Levi, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». Ed egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì.
Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C’era una folla numerosa di pubblicani e d’altra gente, che erano con loro a tavola. I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: «Come mai mangiate e bevete insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Gesù rispose loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano».
Che bruciante delusione vedere il Signore che siede a tavola con le persone peggiori. Non onora me, che a così tanto rinuncio per lui, ma onora quello che fino a poco prima era vorace di denaro, come un maiale delle sue carrube.
Ma forse c’è un altro modo di vedere le cose…
Non dovrei anch’io onorare la forza di chi ha avuto il coraggio di saltar fuori dal gorgo di male in cui si era cacciato? E ancor di più, non dovrei lodare il capolavoro della grazia che sa trasformare il peccatore in un nuovo apostolo?
Possa ciascuno di noi superare il pregiudizio che ci separa da chi pensiamo abbia sbagliato, per vedere in lui o lei una persona rinnovata dalla grazia del Signore.
Marco Colò sj della comunità dei gesuiti di Scampia (NA)
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
3
Marzo
2017
04/03 #guarigione
commento di , a cura di Rete Loyola (Bologna)